Daniele De Rossi

AS ROMA NEWS SALERNITANA DE ROSSI – La Roma vince, vince ancora, ma Daniele De Rossi non può essere pienamente soddisfatto guardando la prospettiva, sia con l’esperienza del campione sia con l’occhio dell’allenatore, scrive il Corriere dello Sport.

«Nell’intervallo ho detto alla squadra che con il possesso palla lento si perdono punti – ammette –, specialmente se non si tira in porta. Ne l calcio possiamo parlare di schemi e di tutto il resto, ma vanno vinti i duelli. Il calcio è tutto lì, il resto è tutto troppo filosofico Non credo che la vittoria sia casuale ma sofferta sì. Del resto a Salerno hanno sofferto in tanti. Di sicuro abbiamo giocato meno bene rispetto al primo tempo contro il Verona. E allora devo essere più bravo io a trasmettere le mie idee alla squadra. Però sono arrivato da meno di due settimane, è difficile lasciare un’impronta in così poco tempo. Spero che presto si vedrà la nostra qualità. Siamo forti se andiamo più in velocità, se togliamo equilibrio difensivo agli avversari. Quando troviamo gli spazi, come dimostra l’azione del 2-0, abbiamo il talento che serve per vincere le partite. Dobbiamo imparare a capire i momenti per sfruttare la nostra superiorità».

De Rossi non vuole parlare di condizione atletica insufficiente («Non mi piace cercare alibi») per non mancare di rispetto a Mourinho. Cerca piuttosto di concentrarsi su quello che deve migliorare. Di buono per ora ci sono i sei punti in due partite che gli consegnano provvisoriamente il quinto posto. Curiosamente, contando anche l’amichevole in Arabia Saudita, sono arrivati finora tre 2-1. «Anche una volta in vantaggio di due gol – spiega – abbiamo abbassato la tensione e commesso un errore difensivo. Può capitare ma è logico che si debba migliorare anche sotto questo punto di vista. Ma ci vuole pazienza, perché questa è una squadra che per molto tempo ha difeso a tre e ora si sta abituando ad altri automatismi». Infatti nel finale, come contro il Verona, De Rossi ha virato verso la difesa a tre: «Ma anche prima, sul 2-1, non era passato più uno spillo».

Pellegrini ha segnato ancora, è già un simbolo del nuovo corso: «Non mi piace parlare dei singoli, tanti hanno fatto una partita di cuore. Però non potrei pensare a un capitano migliore di Lorenzo per come mi ha accolto, oltre all’amicizia che ci lega. Non so cosa sia successo prima, non sono un curiosone. Ma ho trovato un gruppo di uomini in gamba e attaccati a questa maglia. Pellegrini è il degno capitano di questo gruppo»

Lukaku e Dybala fanno più fatica. De Rossi li protegge: «Romelu è l’unico che ci ha dato profondità nel primo tempo. L’abbiamo noi servito poco ma di lui sono contento per il lavoro che fa. E’ uno che lotta fino all’ultimo. Paulo sta bene, loro chiudevano gli spazi e lui doveva venirsi a cercare la palla fuori dal campo. E’ mancata la velocità generale che gli potesse consentire di far valere la sua classe»

Però il rigore di Dybala ha dato la scossa vincente. De Rossi in quel momento ha scherzato con il secondo portiere, Svilar: «Faccio lo scemo in panchina per coinvolgere i ragazzi. Ho detto a Mile che Paulo avrebbe segnato il rigore e lui mi ha risposto: per forza, è Dybala…».



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