AS ROMA NEWS FEYENOORD DE ROSSI – Deve aver faticato a prender sonno ieri notte, Daniele De Rossi. Anzi, non avrà dormito per niente. Una partita così non si dimentica. In quello che è stato il debutto europeo da allenatore davanti ai propri tifosi e al proprietario, Ryan Friedkin, il tecnico della Roma si regala una notte magica che entra di diritto nell’antologia delle partite speciali vissute da giocatore: su tutte, il 3-0 al Barcellona del 2018 in Champions, scrive La Gazzetta dello Sport.
E DDR, a fine gara, corre sotto la curva per ringraziare i tifosi e poi si dice orgoglioso dei suoi ragazzi. «Mi vergogno ad andare sotto la Sud – spiega De Rossi –, da giocatore mi veniva più automatico, ma questa gente andava ringraziata, anche se si tratta solo di un playoff. È stato molto bello che sia finita così, penso che sia una vittoria meritata. Forse è il modo più bello per vincere per i nostri tifosi, ci siamo scrollati un po’ di fatalismi. Noi diciamo “mai ‘na gioia” e altre cose che non si possono dire. Cambiamo pagina, spesso vinciamo anche noi e sono contento. Una serata da romanisti».
Una serata che, di sicuro, non dimenticherà Lorenzo Pellegrini, autore di un gol strepitoso: «Sono felice anche per quello che sta facendo De Rossi: resterà a lungo qui, è il mio pensiero». Una gioia indescrivibile anche quella di Mile Svilar, che ha parato due rigori: «Incredibile, non ho parole – dice il portiere –. Ho lavorato tutta la mia vita per questo momento. Questo stadio, mamma mia… È sempre più speciale, pazzesco. Non sento pressione, in questi momenti la pressione ce l’hanno i tiratori. Ne ho parati due, potevo pararne tre ma va bene, l’importante era vincere».
E pure lui, Nicola Zalewski, forse il protagonista più inatteso, non crede ai suoi occhi. Finito ad un certo punto della stagione nelle retrovie, si prende la copertina, vincendo anche lo scetticismo di chi non credeva pienamente in lui. «Ultimamente mi è mancata la cattiveria – ammette il polacco cresciuto nel vivaio giallorosso –, ma sono sereno e il mister mi dà fiducia. Vogliamo arrivare fino in fondo». Un gol, il suo, che vale tanto, perché peraltro consente alla società di incassare con l’accesso agli ottavi 1,2 milioni di euro di bonus.
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