Daniele De Rossi

AS ROMA NEWS CAGLIARI DE ROSSI – Probabilmente da Bergamo si sarebbe augurato un pareggio. Ma alla fine va bene anche così, perché se oggi Daniele De Rossi dovesse battere il Cagliari, avrebbe di fronte una classifica bellissima, con la Roma quinta, a -1 dall’Atalanta. Certo, molte delle concorrenti dirette dovranno recuperare la partita «persa» per la Supercoppa, ma intanto le eventuali tre vittorie consecutive creerebbero un effetto scia, con fiducia e autostima ai massimi livelli per i giallorossi, scrive La Gazzetta dello Sport.

Insomma, quella di stasera è un’occasione d’oro per la rincorsa alla Champions. Tra l’altro, dovesse arrivare una vittoria De Rossi eguaglierebbe il record dell’inglese Herbert Burgess, che 95 anni fa (nel 1929) da subentrato centrò tre successi consecutivi (Palermo, Bologna e Altay nella Coppa delle Fiere). Dopo di lui, non successe più a nessuno, può farlo De Rossi.

Quella con l’Atalanta rischia di essere davvero un testa a testa per la Champions. Perché vincendo stasera la Roma si porterebbe a un solo punto di distanza, ma anche ad una lunghezza di differenza nella speciale classifica interna. Dove i nerazzurri sono primi con 28 punti (insieme all’Inter), ma la Roma si porterebbe a 27, al pari della Juve. Un rendimento da Champions, se non da scudetto, con l’Olimpico che è diventato un fortino (l’unica sconfitta è stata quella al 3° turno con il Milan, per il resto 7 vittorie e 3 pareggi).

E poi stasera per Daniele sarà una partita particolare, perché dall’altra parte troverà Claudio Ranieri, con cui ha vissuto tanto. «A lui mi uniscono i due momenti più emozionanti in giallorosso: l’anno in cui abbiamo sfiorato lo scudetto e quello in cui ci siamo accompagnati a vicenda alla porta, lasciando la nostra squadra del cuore — ha detto Daniele –. Quando momenti così li passi con un uomo elegante e acuto come lui è un guadagno. Mi farà piacere batterlo, anche se ho rispetto per l’allenatore e affetto vero per l’uomo». Tra l’altro sarà quasi un testacoda, nel senso che Ranieri è il tecnico più anziano della Serie A (72 anni), De Rossi quasi il più giovane (40 anni, meno solo Palladino, 39).

Ed allora De Rossi per rendere la sua Roma sempre più compatta sta continuando a lavorare sul gruppo, sulla testa e anche sulla psiche dei giocatori.«Ogni calciatore ha sempre bisogno di un lavoro psicologico», ha detto ieri parlando nello specifico di Sanches (altri contatti con il Besiktas), che oggi tornerà in panchina. «Per Smalling invece abbiamo modulato i carichi, mi aspetto che possa essere convocato con l’Inter o con il Feyenoord».

Di certo c’è che il gruppo ora è più stretto con la sua guida, dopo che negli ultimi tempi c’era stato qualche sfilacciamento di troppo con Mourinho. Tanto che il tecnico portoghese ha lasciato a Trigoria l’anello che gli aveva regalato la squadra per la vittoria della Conference. Stasera, invece, ci sarà attesa per i nuovi, Angeliño e Baldanzi. «Hanno qualità nelle giocate, nel posizionamento, nel calcio e nei primi passi. E questo mi piace molto», la chiusura di De Rossi. Proprio mentre Pinto ha salutato tutti su instagram e Maurice ha confermato l’attenzione della Roma per il ruolo di d.s.: «Ci sarà tempo per parlare del mio futuro, nei restanti mesi darò tutto».



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