Rassegna stampa
Roma, destino da camaleonte: “Ma non possiamo farci condizionare”
NOTIZIE ROMA-MILAN FONSECA – Dopo la beffa firmata Borussia, è comprensibile che Paulo Fonseca abbia una faccia da «fado», da romanzo di Pessoa, da tramonto sull’oceano ricordando il tempo perduto. I portoghesi – sia pure nati in Mozambico – sanno essere anche così, soprattutto quando il destino (sotto forma di arbitro) sa essere cinico e baro come da contratto. Per provare a scuotersi di dosso la polvere degli ultimi quattro pareggi consecutivi (ma chiamarlo Mister X, in fondo, sarebbe eccessivo), l’allenatore prova a proporre una nuova versione della Roma – la undicesima in 12 partite – sperando di approfittare dei tanti mali che affliggono il Milan.
Certo, non che i giallorossi stiano messi meglio, visto i 7 forfeit che accusano. Eccoli: Pellegrini, Diawara, Cristante, Zappacosta, Mkhitaryan, Kalinic e Under, Non solo, ma per il turno infrasettimanale contro l’Udinese, l’unico giocatore che può essere recuperato è solo il turco. «Oggi (ieri, ndr) tornerà in gruppo. Dalla prossima sarà un’opzione». Ovvio, però, che degli accorgimenti li sta cercando, come la conferma di Mancini in mediana o l’avanzamento di Veretout sulle zolle della trequarti.
Ovviamente, però, le scelte non sono tante. Proprio per questo la Roma sta tenendo in ghiacciaia l’opportunità di tesserare uno svincolato fra Rodwell (in vantaggio sugli altro), Buchel o Anita. In realtà, non convincono nessuno dei tre, però se la sfortuna dovesse ancora accanirsi, la prossima settimana si potrebbe correre ai ripari in questo senso. Fonseca, però, non fa drammi, anche se ma tra la malinconia e la frustrazione il passo è lungo. «La squadra sta bene, anche perché non possiamo cambiare il passato, dobbiamo pensare alla prossima partita. Dev’essere questo lo stato d’animo e l’approccio per l’impegno con il Milan. Ci sono cose sulle quali non possiamo avere influenza. Contro il Borussia è stata una serata storta, infelice per la direzione di gara per quella decisione così infausta. Ma dobbiamo concentrarci sui rossoneri, che saranno più freschi non avendo avuto impegni infrasettimanali».
Fonseca, però, sembra vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Ad esempio sul fronte dei giovani in crescita nelle scelte degli ultimi trenta metri. «Abbiamo commesso degli errori, ma è qualcosa di allenabile, anche se ora non abbiamo molto tempo. Riguarda l’inesperienza: Kluivert, Zaniolo, Antonucci, sono tutti giocatori molto giovani, con un normale processo di crescita. Con l’esperienza arriverà anche la capacità di operare le scelte migliori nel momento giusto. La Roma è una squadra che gioca, che crea, dobbiamo essere più accurati nell’ultima scelta». Ed a proposito di scelte, l’allenatore approfitta della ribalta per tornare sul caso Zaniolo, dopo che Capello lo aveva chiamato in causa sui comportamenti. «Non ho ascoltato le dichiarazioni, però mi limito a dire che qui crediamo tutti immensamente nelle capacità di Nicolò. Non so se in passato ci siano stati fattori esterni che l’abbiano influenzato, l’unica cosa che so è che, da quando sono qui, è stato esemplare, mostrando grande professionalità e lavorando con dedizione e massimo impegno». Se poi Zaniolo stasera contro il Milan, da ex interista, sentirà aria di derby, alla Roma non dispiacerà. Perché tutti vogliono che il tempo dei mugugni sia archiviato per sempre.
(Gazzetta dello Sport)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA