Cristian Totti

AS ROMA NEWS CRISTIAN TOTTI – Un sinistro potente e preciso sotto l’angolino, il bacio sulla maglia e lo sguardo azzurro di felicità. Sul taccuino al minuto 88 l’arbitro scrive Totti, siamo a Roma e c’è il sole che splende, scrive Leggo. No, non è il racconto di una domenica qualsiasi tra il 1996 e il 2017. Siamo nel 2022, precisamente il 27 marzo a Trigoria. Si gioca Roma-Reggina tra gli under 17 nazionali. La rete appena segnata non è opera di Francesco ma del 16enne Cristian. Stesso dna, stesso sangue, stessa maglia. Solo il numero è diverso.

Lo storico capitano aveva la 17 a inizio carriera prima di prendere la storica 10, suo figlio ha la 18. Il primogenito del Re di Roma ha siglato il suo primo gol con la maglia della Roma U17, nella goleada che i ragazzi di mister Ciaralli hanno rifilato alla Reggina. È finita 6-0 e i giallorossi sono saliti a +5 sulla Lazio seconda (con 2 gare in meno) guadagnandosi in anticipo i quarti di finale. In tribuna c’è papà Francesco ma pure Bernardo Corradi, ct della nazionale under 17 che avrà appuntato tutto.

Proprio in quei momenti, su tutti i social si celebrava l’anniversario dell’esordio di Totti senior in serie A contro il Brescia nel 1993. A che età? Sedici anni, gli stessi di Cristian che ha con il papà un legame bellissimo e un cognome sulle spalle pesante come un macigno. Nessun paragone, sarebbe ingiusto e sbagliato. Ma il fascino di rivedere un Totti esultare con la maglia della Roma crea sempre entusiasmo così come accaduto con Maldini al Milan.

Così tanto da riaccendere la speranza di rivedere anche Francesco in pianta stabile in società. Nel frattempo si gode il ritorno all’Olimpico da tifoso e la vita da papà orgoglioso, e non solo per i gol. Cristian è uno studente modello, parla inglese come molti si sognerebbero e non ha mai creato il minimo problema a casa. Merito di mamma e papà che hanno mantenuta ben salda la famiglia nonostante le voci di crisi.

Ora Cristian – che dal papà ha ripreso davvero tanto anche a livello estetico – cercherà di meritare un posto tra i titolari e a breve si ritroverà negli Usa per l’Adidas Cup delle under 17. Papà lo segue, lo consiglia ma non va mai oltre i limiti oltre i quali un genitore dovrebbe andare. Conosce pregi e difetti di trionfi e cadute. Con Francesco in campo di sicuro la Nazionale si sarebbe evitata quella con la Macedonia, ma questa è un’altra storia.



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