L’analisi severa di Luciano Spalletti nella pancia dello stadio Sant’Elia di Cagliari ha chiamato in causa tutti i giocatori della Roma. Una squadra costruita con elementi che guadagnano almeno tre volte quanto quelli del Cagliari e che avrebbe dovuto far valere la superiore esperienza internazionale, rispetto ai volenterosi giocatori allenati da Rastelli. Ma i cagliaritani domenica sera hanno dimostrato di avere anche qualità e di comporre una squadra che può fare un campionato senza particolari sofferenze di classifica. Il Cagliari ha rivitalizzato Borriello, un signor centravanti, che a trentaquattro anni ancora si permette il lusso di terrorizzare i suoi ex compagni della Roma. Nella passata stagione tre gol (uno con il Carpi all’Olimpico e due con la maglia dell’Atalanta) e ieri uno e…mezzo, con il palo che gli ha negato un’altra doppietta. Borriello è uno degli attaccanti più tecnici in circolazione, la Roma lo ha prestato regalandolo per diversi anni, fino alla scadenza del contratto. E’ stato lui a guidare la rimonta del Cagliari e i giallorossi, quasi tutti giocatori di grande esperienza internazionale, non sono stati capaci di gestire la partita. Spalletti ha chiamato in causa la personalità, giocatori che si abbattono quando perdono palla. La rosa a sua disposizione è piena di calciatori che hanno alle spalle una carriera di primissimo piano. Gente che dovrebbe sapere come gestire le partite, senza farsi venire il braccino o… il piedino, per dirla alla Spalletti.
QUANTI TITOLI IN BACHECA Szczesny gioca nella Nazionale polacca e ha vinto in Inghilterra, Manolas è nazionale greco e ha vinto nel suo Paese due scudetti e due coppe. Vermaelen è un leader della Nazionale belga e ha vinto ovunque: Olanda, Inghilterra e Spagna, titoli nazionali e coppe internazionali. De Rossi è campione del mondo e ha vinto quattro coppe con la Roma, Strootman ha vinto nel suo paese ed è il capitano della Nazionale olandese. Possiamo andare avanti. Salah ha vinto un campionato in Svizzera ed è la stella della Nazionale egiziana. Perotti ha vinto due coppe al Siviglia e ha vestito due volte la maglia della Nazionale argentina. El Shaarawy ha vinto una Supercoppa con il Milan e vanta venti presenze in Nazionale. Dzeko con Pjanic è il leader della Nazionale bosniaca e ha vinto un campionato tedesco e cinque trofei in Inghilterra. Fazio ha vinto cinque trofei in Spagna e una Olimpiade. Nainggolan e Florenzi stanno trovando spazio nelle rispettive Nazionali, il belga è uno dei leader dello spogliatoio giallorosso e anche Florenzi è uno che i compagni stanno a sentire. Non a caso già con Garcia aveva avuto la fascia di capitano nonostante la giovane età. Tra i giocatori che sono scesi in campo a Cagliari solo Bruno Peres e Paredes non hanno mai giocato nella Nazionale maggiore, Perotti e Fazio ne hanno fatto parte qualche anno fa.
SMARRITI E’ vero che dall’altra parte, nelle fila del Cagliari, c’erano quattro giocatori che hanno militato in squadre abituate a vincere: Storari, Isla, Bruno Alves e Borriello sanno come si fa e sono loro la spina dorsale della squadra rossoblù. La Roma non ha saputo gestire il doppio vantaggio, con giocatori che avrebbero dovuto imporre la loro superiore esperienza. Invece la squadra di Spalletti nella ripresa si è smarrita, consegnandosi al Cagliari che ha continuato ad attaccare fino alla fine. Il tecnico era molto deluso anche ieri mattina, alla ripresa degli allenamenti. Dopo due giorni di riposo la squadra riprenderà gli allenamenti giovedì. Ci sono molte cose che non vanno e sulle quali insisterà nei prossimi giorni.
(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo)
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