Diawara

CALCIOMERCATO ROMA DIAWARA – Preliminare o meno di Europa Legue, la Roma dopo lo tsunami (Totti) che l’ha investita, deve programmare la prossima stagione. E farlo in fretta.

Ieri è andata in scena una riunione operativa tra il ceo Fienga e il ds in pectore Petrachi. Sul tavolo di lavoro soprattutto le cessioni da effettuare entro il 30 di giugno. Dzeko e Manolas saranno i due calciatori sacrificati dal club per iniziare a rientrare dei 40-45 milioni di plusvalenze (Totti ha parlato di 50-60 milioni, ndc) necessari al bilancio. Il greco è ad un passo dal Napoli. Trovata l’intesa sul contratto e sull’annosa questione legata ai diritti d’immagine tanto cara a De Laurentiis, il club partenopeo pagherà la clausola rescissoria di 36 milioni garantendo così alla Roma una plusvalenza di una trentina di milioni.

Perché in un’operazione che invece finirà nel bilancio della prossima stagione a Trigoria sbarcherà Diawara. Classe 97, mediano della Guinea, la Roma sta discutendo con il Napoli per definire la valutazione del cartellino. C’è anche il Milan sul giocatore ma la Roma al momento è in pole. Poi toccherà affrontare la questione Dzeko. Il bosniaco ha deciso: vuole l’Inter. E forte di questa volontà, il club nerazzurro gioca al ribasso. A Trigoria, partiti da una valutazione del cartellino di 25 milioni, sono scesi a 20. La proprietà cinese è ferma all’offerta di 12 più il cartellino del giovane Merola.

Aspettando che Petrachi venga ufficializzato (nomina attesa per il 1 luglio), da Torino è stato manifestato un timido interesse per Juan Jesus e Gonalons. Considerando la delicata posizione del ds – comunque in via di definizione – non va escluso che uno dei due possa rappresentare il riavvicinamento diplomatico’ tra la Roma e il presidente Cairo. L’alternativa rimane il giovane Cangiano.

In difesa la Roma ha le idee chiare. Piacciono i due centrali Vavro (Copenaghen) e Verissimo (Santos). Con una postilla: per intavolare una trattativa per il brasiliano, si vuole avere la certezza di non cadere nuovamente nella rete della miriade di procuratori che affermano di rappresentare il ragazzo.Per la porta, il preferito rimane Pau Lopez per il quale il Betis Siviglia ha rifiutato una prima offerta di poco meno di 20 milioni. Petrachi però insiste.

(Il Messaggero)



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