L’Europa sta meglio, l’Italia così così. Nel 2010 nel calcio del vecchio continente c’era un deficit totale di 1,6 miliardi di euro. La situazione ora è cambiata. I bilanci del 2015 certificano oggi un negativo di appena 323 milioni. Ci sono 25 tornei con un segno «più». Purtroppo, tra i 29 con un «meno», il primato spetta all’Italia: il deficit è di 290 milioni, di fatto quelli di Inter, Milan e un po’ Roma.

Tra i club con il più alto fatturato, dietro ai soliti Real, Barça, United, Psg e Bayern, c’è la Juve che nel 2015 si trova al 10° posto con 325 milioni. Il Milan è al 14° posto, la Roma 17°, l’Inter 20°: ma col nuovo contratto tv della Premier le inglesi stanno per entrare in massa nella Top 20.

Nel 2015, in realtà, l’Italia è il campionato che ha registrato più crescita (170 milioni) perché è stato rinnovato il contratto tv. Ma il dato sul deficit è grave. Qui, nel 2015, siamo al comando per distacco: 290 milioni. La Turchia insegue a 200, poi Russia e Francia. Confronto impietoso perché i grandi campionati (Spagna +140, Inghilterra +85, Germania +75) dimostrano che si può essere in utile anche se le dimensioni sono giganti. Una curiosità: i nostri -290 corrispondono quasi ai -323 di tutto il calcio europeo. Palla quindi ai nuovi proprietari cinesi di Inter e Milan, e all’americano Pallotta, per riequilibrare i conti.

(Gazzetta dello Sport – F. Licari)



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