Roger Ibanez (Credit by Depositphotos.com)

AS ROMA NEWS INTER IBANEZ – Tredici minuti per coronare un sogno. Tredici minuti per esordire nella nazionale più famosa del mondo, il Brasile. Tra chi ha visto gli altri giocare per scelta tecnica (Abraham) o per motivi fisici (Dybala) c’è anche una Roma che sorride. E il sorriso più contagioso, arriva da Ibañez che l’altra sera, ha debuttato con la Seleçao.

Come riferisce Il Messaggero, il ct Tite lo ha mandato in campo al 32′ del secondo tempo nel match amichevole contro la Tunisia. A fargli posto è stato un ex giocatore della Roma, Marquinhos, oggi colonna portante del Psg. Un’emozione difficile da spiegare che ha regalato entusiasmo al difensore: “È andata alla grande, mi sono trovato benissimo con i miei nuovi compagni, non ho parole, porterò sempre con me questo esordio. La Roma? Lotteremo per lo scudetto, faremo sempre del nostro meglio per arrivare lassù in classifica”.

Un carico d’entusiasmo utile per una difesa, quella giallorossa, che deve ritrovare quanto prima la sua affidabilità. Nelle ultime cinque partite, coppe comprese, la porta di Rui Patricio è rimasta inviolata soltanto nel match contro l’Helsinki. Nelle altre quattro gare sono arrivati 8 gol: 4 dall’Udinese, 2 dal Ludogorets e uno sia dall’Empoli che dall’Atalanta. Un’anomalia per una squadra che, considerando le prime quattro partite della stagione contro Salernitana, Cremonese, Monza e Juventus, aveva subito appena 12 gol nelle precedenti 19 gare ufficiali con 10 “clean sheet”. E 8 sono anche le reti che lo scorso anno Mou ha subito nelle tre sfide contro l’Inter nella passata stagione (0-3, 0-2, 1-3).

Quello di sabato oltre ad essere un esame di maturità per la Roma di Mourinho, rappresenterà anche un’opportunità. I nerazzurri stanno attraversando un dei periodi più negativi degli ultimi anni: Simone Inzaghi è bilico, Brozovic è infortunato e Lukaku non recupererà. Spazio all’ex Dzeko che lo scorso anno ha già lasciato il segno in 2 gare su 3. José, invece, potrà contare sulle condizioni ottimali di alcuni giocatori rientrati dalle rispettive nazionali e praticamente mai impiegati: Abraham (0 minuti con l’Inghilterra), Dybala (0 con l’Argentina), Rui Patricio (0 con il Portogallo) e Ibanez (11′ con il Brasile). A cui si aggiungono Smalling, Mancini, Matic, Pellegrini, Spinazzola, Belotti e Zaniolo rimasti a Trigoria.

Potrebbero accusare stanchezza Cristante (180′ con l’Italia), Zalewski (169′ con la Polonia) e Celik (180′ con la Turchia). In difesa rientrerà anche Kumbulla che ha superato la lesione muscolare, un reparto al completo che potrà contare su Ibanez in rampa di lancio galvanizzato dall’esordio con il Brasile, sull’esperienza di Smalling e sulla voglia di riscatto di Mancini. Persistono i problemi sugli esterni: l’infortunio al menisco di Karsdorp costringerà Celik a fare gli straordinari, mentre a sinistra le condizioni non ottimali di Spinazzola daranno spazio a Zalewski. Insomma, non sarà una Roma in emergenza quella che si presenterà a San Siro.



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