NOTIZIE AS ROMA – Milano e Torino sono diventate capitali del tifo, almeno nei numeri. Roma, e la Roma, escono sconfitte pure su quel campo che una volta era senza rivali. In questo inizio stagione, infatti, lo stadio Olimpico sta facendo registrare un clima glaciale. Saranno meno di 30 mila i tifosi giallorossi che domenica seguiranno De Rossi e compagni contro il Chievo. Diecimila in meno rispetto a quelli che hanno assistito a Roma-Atalanta.
Pochi, pochissimi considerato che 23.500 sono gli abbonati (anche in questo caso c’è un calo delle tessere) e che la partita delle 12,30 andrà in onda su Dazn e quindi sarà un esperimento rischioso. Ci prova Sky (forse anche per motivi di concorrenza) a incentivare i tifosi offrendo ai propri abbonati la formula 2×1: compra un biglietto di tribuna e ne avrai un altro in omaggio. A Milano, dove pure non si vince da anni, l’entusiasmo è diverso. Alla prima stagionale dell’Inter contro il Torino sono stati staccati 59.135 biglietti (di cui 37mila abbonati, record assoluto), nella gara di sabato contro il Parma invece ce ne saranno almeno 60 mila.
Ci vorrebbero due Roma-Chievo insomma. Stesso numero (58 mila) per il Milan alla prima stagionale proprio contro la Roma mentre la Juve di CR7 raramente non fa il tutto esaurito (39 mila). Clima freddo pure in Champions per la Roma a 4 mesi dalla semifinale del 2 maggio col Liverpool e dal possibile viaggio a Kiev per affrontare il Real Madrid. La squadra spagnola che la squadra di Di Francesco affronterà al primo turno mercoledì prossimo al Bernabeu e che in queste ore sta provando a soffiare Herrera (in scadenza di contratto).
Il settore ospiti (3500 posti) difficilmente andrà esaurito. Sono poco più di 1000 i tifosi sicuri di andare. Pure la prevendita del derby del 29 settembre è decisamente fiacca: circa 30 mila presenti per ora. Cosa c’è dietro a questa distanza tra tifoso e seggiolino? Il disamore non è storia di oggi. La classifica per media spettatori dello scorso anno in campionato infatti era questa: Inter 56mila, Milan 53, Napoli 43, Juventus 38. Dietro Roma e Lazio a quota 36mila e 27mila.
Regge l’alibi di uno stadio scomodo, con parcheggi a distanza siderale e visuale mediocre. Ma questo discorso valeva pure negli anni da sold out o per l’altrettanto scomodo San Paolo. C’è il calo d’entusiasmo per un trofeo che manca da 10 anni (per quanto pure negli anni 90′ non è che si vincesse tanto, ma l’Olimpico era pieno) e per l’addio di uomini simbolo come Totti o Nainggolan. Aggiungiamoci il discorso economico: 35 euro per una curva e 60 per la Tevere non sono roba da poco di questi tempi, soprattutto per le famiglie. Ma i prezzi sono in linea con quelli di Milano, Napoli o Torino.
(Leggo – F. Balzani)
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