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Rassegna stampa

Roma, dopo i rimproveri non c’è Zaniolo

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NOTIZIE AS ROMA ZANIOLO – Zaniolo fuori per un «leggero» affaticamento muscolare al polpaccio che arriva dopo il momento più basso dei suoi rapporti con Fonseca, che dopo la partita contro il Verona ha stranamente deciso di lavare i panni in pubblico. L’allenatore ha infatti dato ragione a Mancini, che in campo si era lamentato per lo scarso aiuto dato da Zaniolo in fase difensiva.

Un modus operandi che gli allenatori non hanno quasi mai e che ha sorpreso anche una parte della dirigenza giallorossa. Zaniolo ha fatto di tutto per riprendersi dal gravissimo infortunio al legamento crociato del ginocchio subito il 12 gennaio contro la Juventus.

Si è impegnato al massimo per accorciare i tempi di recupero e mettersi a disposizione della squadra in vista del finale di campionato e soprattutto della fase finale di Europa League. Sembrava aver toccato il cielo con un dito con il gol segnato al Brescia una settimana fa, ma poi la situazione ha cambiato direzione.

Molti pensano che Zaniolo sia sfacciato, ma come spesso capita è anche una reazione difensiva. Il ragazzo è più fragile di quello che sembra. In passato ha sofferto per la bocciatura prima della Fiorentina (in Primavera) e poi dell’Inter (che lo ha ceduto senza problemi per arrivare a Nainggolan). Ha saputo reagire, ma non è un Ibrahimovic.

Nicolò è rimasto molto male per il rimprovero pubblico di Fonseca. Con Mancini si era spiegato subito dopo la gara: cose di campo.Diverso è sentirsi messo a nudo davanti a tutti. Fonseca, però, anche ieri ha rivendicato la bontà della sua scelta: «Sono molto diretto quando una situazione non mi piace. Ma sono situazioni normali, non c’è nessun problema con Zaniolo, con me o i compagni. Ho parlato con lui, abbiamo piena fiducia in Zaniolo, non c’è nessun problema. Ci può essere una sensazione dall’esterno, ma qui non c’è nessun problema. La squadra ha fiducia, siamo tutti sereni e siamo tutti insieme».

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Chi più e chi meno. Kluivert e Under, ad esempio, meno. L’olandese e il turco sono spariti con l’arrivo del nuovo modulo. Nel 3-4-2-1 c’è spazio per i trequartisti e non per gli esterni, anche se Fonseca nega: «Non è una questione di schema, ma posso giocare solo con undici giocatori. La squadra sta bene e non voglio cambiare molto in questo momento. Quando ci sarà opportunità giocheranno».

Fonseca prepara un instant team: si è battuto per il riscatto di Mkhitaryan e Smalling (convocato), ha voluto Pedro e i suoi riferimenti in spogliatoio sono sempre Dzeko e Kolarov, che stasera giocherà ancora nella difesa a 3. Molti allenatori preferiscono giocatori di esperienza, per cercare risultati immediati, quelli che in questa prima stagione del portoghese non sono arrivati. È da capire, invece, se un club in difficoltà economica come la Roma possa permettersi di svalutare quasi tutti i suoi giovani più importanti.

(Corriere della Sera)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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