Due sono presi, un altro va difeso. La Roma si concentra sul reparto arretrato, divisa fra obiettivi raggiunti (Juan Jesus e Nacho) e una matassa (Manolas) da sbrogliare. Il brasiliano dell’Inter è il quinto rinforzo per Spalletti: oggi Juan Jesus si sposterà dal ritiro nerazzurro di Riscone a quello giallorosso di Pinzolo, distanti due ore in auto. Ieri ha lavorato in palestra a scopo precauzionale e ora potrà allenarsi liberamente con la Roma grazie al permesso concesso dall’Inter nonostante manchino ancora le ultime firme, mentre bastano le visite mediche già svolte agli ordini dello staff di Mancini. Juan Jesus arriva in prestito oneroso per 2 milioni di euro, con un riscatto obbligatorio al verificarsi di determinate condizioni «facili» (ad esempio la mancata retrocessione della Roma in serie B…) che comporterà una spesa di altri 8 milioni da contabilizzare a partire dal prossimo bilancio, mentre il giocatore firmerà subito un contratto quinquennale da quasi 2 milioni netti. Sul cartellino l’investimento è da 10 milioni totali per un difensore che Sabatini vuole da almeno un paio d’anni e che Spalletti ha promosso senza riserve. Classe ’91, inizierà da centrale al fianco di Manolas aspettando il rientro di Rudiger, ma potrà tornare utile anche come pedina sulla fascia sinistra.
La «polivalenza» è la stessa qualità di Nacho, che lo seguirà a breve: di piede destro, può giocare in tutti i ruoli di una linea a quattro, anche da esterno «basso» sulle due fasce. Spalletti, non a caso, ieri ha approvato il suo profilo: «Dobbiamo prendere un calciatore che possa fare il centrale e il terzino, Sabatini sta parlando con Nacho». Raggiunto l’accordo col Real Madrid per un prestito oneroso da circa 2 milioni e mezzo bonus compresi e un diritto di riscatto fissato tra gli 11 e i 12 milioni, ora va limata l’intesa sul contratto del 26enne spagnolo. Un lavoro che verrà concluso nelle prossime ore da Sabatini con il procuratore di Nacho in arrivo in Italia: il nodo riguarda i ricchi premi che percepisce al Real, ad esempio quest’anno ha incassato quello da 1 milione circa per la Champions.
Entro la settimana si dovrebbe chiudere anche il rinnovo del prestito di Szczesny, balla ancora un milione lordo di differenza con l’Arsenal, poi la Roma si prenderà altro tempo per i successivi acquisti. Un terzino destro di ruolo potrebbe comunque arrivare (ma non è più così sicuro), con Caceres che resta in stand by, mentre la manovre a centrocampo dipendono dalle eventuali partenze di Paredes, Iturbe e Dzeko, tutti e tre sotto osservazione di Spalletti.
Sabatini è invece impegnato nella trattativa per il rinnovo di Manolas, sempre più complicata. Il greco ha offerte da Chelsea e Arsenal, non vuole concedere sconti, consapevole che la Roma non intende venderlo per quest’anno, visto che il 50% dell’incasso spetterebbe all’Olympiacos. Le offerte fatte finora (2 milioni circa più premi) non bastano, ma si continua a trattare mentre il «ritocco» sul contratto di Nainggolan è posticipato a dopo i playoff di Champions. Intanto Sanabria va al Betis, Iago Falque al Torino, mentre Ljajic ha rifiutato i granata e il Celta e aspetta il Milan. In uscita anche Zukanovic, Gyomber e Torosidis.
(Il Tempo – A. Austini)
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