CALCIOMERCATO AS ROMA MARCOS LEONARDO RENATO SANCHES – Quando si dice addio, c’è chi viene salutato con rimpianto e chi invece con indifferenza. Sarà per questo che le trattative che la Roma sta portando avanti per Marcos Leonardo e Renato Sanches si stanno sviluppando in modo molto diverso. Una cosa, però, le accomuna: il fatto che il fine settimana alle porte possa indirizzare l’esito in un modo o nell’altro, scrive La Gazzetta dello Sport.
Riavvolgiamo il nastro e torniamo all’inizio per parlare dell’attaccante del Santos, che piace anche al Benfica. Tanti tifosi della squadra brasiliana, infatti, non sono affatto contenti che la loro stellina (e della nazionale Under 20) venga ceduta e per giunta per una cifra che ritengono esigua, dopo che gli era stata fatta firmare una clausola di rescissione di cento milioni.
In realtà, la richiesta del Santos non è poi così bassa, ma oltretutto a fare rallentare per adesso la trattativa è anche la questione relativa alla modalità dei pagamenti. La società giallorossa ha da spendere una quindicina di milioni che vorrebbe modulare in una parte fissa (non più di una decina) e una parte variabile, aggiungendo anche una percentuale da riconoscere al Santos su una futura rivendita. Non basta. La Roma vorrebbe cominciare a pagare dal 2024, per via di una strategia non certo sciocca: impiegare una parte di quella somma a disposizione per tesserare un altro attaccante.
Intanto però registriamo la dichiarazione di un dirigente del Santos non qualsiasi, cioè Paulo Roberto Falcao. «Marcos Leonardo è stato cercato dalla Roma che ha parlato con il presidente, io non mi sono messo in gioco, non lo faccio mai. Ho parlato con il presidente e l’offerta della Roma, oltre alle condizioni, era bassa. Per ora non c’è modo di fare l’affare». Anche per questo l’ipotesi “usato sicuro”, da prendere con poca spesa, resta in piedi.
I nomi monitorati sono diversi, visto che si fa da Arnautovic (ma il Bologna chiede soldi) allo svincolato Alexis Sanchez, che comunque ha un ingaggio non banale. Entrambi hanno 34 anni e assicurerebbero a José Mourinho quella esperienza che il baby brasiliano ovviamente non potrebbe offrire. Tutto questo, sperando sempre nella resurrezione di Belotti. Inutile nascondere che nella hit parade dello Special One al primo posto ci sarebbe Alvaro Morata, ma se non cambiano le condizioni (21-22 milioni chiesti dall’Atletico e 5 milioni con i bonus al giocatore fino al 2027) l’operazione è difficile. Difficile come quella di Nzola che – come tutti gli altri eccetto Sanchez – la Roma vorrebbe solo in prestito con diritto di riscatto, formula che nessuna società venditrice gradisce poi tanto. Non è un caso, quindi, che l’inserimento del West Ham nella trattativa per il centravanti spezzino non agevola il corteggiamento giallorosso.
Non resta che consolarsi con l’enorme bacino del mercato sudamericano. E sul fronte dei prospetti, piace anche Alejo Veliz, 19 anni, attaccante del Rosario, su cui ha messo gli occhi anche il Tottenham, ma che gli argentini non vorrebbero vendere fino a gennaio. E se Marcos Leonardo spinge perché l’affare si faccia, anche Renato Sanches che aspetta solo di preparare la valigia per trasferirsi alla Roma.
Infatti, nell’amichevole del Psg contro i coreani dello Jeonbuk Hyundai Motors la mezzala portoghese non è stata neppure convocata. Dopo questa partita la squadra francese riprenderà la via del ritorno a casa e a quel punto il centrocampista portoghese potrà lasciare i parigini e trasferirsi in prestito con diritto di riscatto ai giallorossi. Da Mourinho a Nuno Santos fino a Rui Patricio, l’aria di casa non gli mancherà.
A quel punto avrà due settimane di tempo per inserirsi nei meccanismi di gioco dello Special One, sapendo che nella prossima stagione la concorrenza sarà più serrata del solito. L’obiettivo di Renato Sanches, infatti, è quello di essere riscattato, sapendo che il Psg non metterà i bastoni fra le ruote alla Roma, con cui i rapporti sono eccellenti da tempo. L’opposto, insomma, di quanto sta accadendo col Santos per Marcos Leonardo. Ma per gettare la spugna c’è ancora tempo.
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