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Rassegna stampa

Roma, Dovbyk a due velocità: gol poco decisivi e nervosismo in campo, la sfida è ritrovarlo al top

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AS ROMA NEWS UDINESE DOVBYK – Artem Dovbyk continua a dividere i tifosi della Roma. Giovedì sera, contro l’AZ Alkmaar, l’attaccante ucraino è rimasto negli spogliatoi dopo soli 45 minuti. Claudio Ranieri, al termine del match perso 1-0 dagli uomini giallorossi, ha spiegato la sostituzione con il timore che il centravanti potesse incorrere in un’espulsione, essendo già ammonito e piuttosto nervoso, riporta La Gazzetta dello Sport.

Le ragioni di Ranieri: “Avevo paura del rosso”

“Ho tolto Dovbyk perché si era innervosito, l’arbitro lo aveva preso di mira e temevo potesse prendere il rosso”, ha dichiarato il tecnico. Motivo plausibile, considerando i segnali di insofferenza di Dovbyk, che in più di un’occasione ha avuto da ridire con Wouter Goes. Tuttavia, c’è dell’altro: come riporta La Gazzetta dello Sport, il centravanti non sta ancora rendendo al massimo delle potenzialità, almeno in termini di gol decisivi.

Tanti gol, poca incidenza

I numeri non sono disprezzabili: Dovbyk ha segnato 11 reti in 27 partite, con una media di 0,41 a gara. Eppure, raramente questi gol hanno portato punti o vittorie. L’unico veramente decisivo è arrivato su rigore contro la Dinamo Kiev (1-0), in Europa League, regalando tre punti ai giallorossi. Per il resto, i gol dell’ucraino sono spesso arrivati in contesti più “morbidi” o non hanno inciso nel risultato finale.

“Non sono mai completamente soddisfatto delle mie prestazioni. Sto segnando, ma so che posso fare meglio,” ha dichiarato lo stesso Dovbyk qualche giorno fa, dopo il gol segnato al Genoa. Ranieri spesso ripete che l’ex Girona deve migliorare in determinazione e cattiveria agonistica: un messaggio chiaro sulla mentalità e l’approccio in campo del 26enne.

Nervosismo e tensione da smaltire

Le parole del tecnico e l’episodio di Alkmaar evidenziano come Dovbyk, pur essendo un ragazzo sensibile e benvoluto all’interno dello spogliatoio, si carichi di tensioni eccessive in alcune situazioni, compromettendo il suo rendimento. Lo scorso anno, a Girona, nella seconda parte di stagione, l’ucraino crebbe notevolmente, arrivando a segnare più gol (13) rispetto ai primi mesi (11). La Roma si augura un percorso simile, nella speranza di vederlo esplodere in modo definitivo con la maglia giallorossa.

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Un investimento importante

Non va dimenticato che il cartellino di Dovbyk è costato alla Roma oltre 38 milioni di euro, considerati anche i bonus e la percentuale di rivendita dovuta al Girona (10%). Un investimento notevole che la società si aspetta di vedere ripagato non solo con tanti gol, ma soprattutto con reti pesanti e decisive.

La sfida di Ranieri è ora quella di ritrovare il miglior Dovbyk, facendolo crescere in personalità e concretezza. Un attaccante capace di segnare con costanza è fondamentale per le ambizioni della Roma, impegnata a rimettere in piedi una stagione finora in chiaroscuro. La palla passa al centravanti ucraino, chiamato a dimostrare di poter diventare l’uomo in più nell’organico giallorosso.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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