(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Il grido di guerra è a cura di Nainggolan. «Sto alla grande, altrimenti neppure sarei venuto». Ma c’è ancora più di un dubbio: la decisione verrà presa solo oggi. Ieri infatti, durante la partitella di rifinitura il belga si è toccato spesso la gamba che a Bologna lo aveva costretto al forfeit. Se il Ninja potrebbe essere arruolato, chi a sorpresa non ci sarà è il presidente Pallotta, che era atteso per oggi ed invece non si muoverà dagli Usa, sembra a causa di un virus influenzale. In ogni caso, la dirigenza lo attende per la prossima settimana all’Olimpico. Tutto questo, però, non mette in secondo piano gli altri dubbi della vigilia, che riguardano essenzialmente lafascia destra d’attacco. Perso Under per infortunio, Di Francesco ha fatto capire come per quel ruolo vorrebbe un giocatore che offra più garanzie di copertura. El Shaarawyresta in vantaggio, ma il tecnico non scarta l’ipotesi di un avanzamento di Florenzi con Bruno Peres inserito in difesa. Nella rifinitura, in ogni caso, le due catene di destra sono state composte da Florenzi-Gerson e Bruno Peres-Defrel. Ovvio, però, che Di Francesco vorrà sciogliere le riserve solo all’ultimo momento, contando su un dato: negli ultimi 11 anni il Barcellona è sempre arrivato ai quarti, ma negli ultimi 4 solo una volta è andato oltre.
TOTTI PADRE E FIGLIO – Da segnalare, infine, come Totti abbia portato con sé al Camp Nou anche suo figlio Cristian, che ha assistito anche a parte dell’allenamento a bordo campo. Presto per dire se c’è una suggestione di staffetta generazionale da metabolizzare, ma immaginarlo è sempre una cosa che scalda il cuore.
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