AS ROMA NEWS BAYER LEVERKUSEN EUROPA LEAGUE – Hanno vinto i migliori. Che non saranno imbattibili, come sostiene De Rossi, ma anche in questa amara serata hanno chiarito perché siano imbattuti. Il Bayer Leverkusen è più forte di tanti, non solo della Roma. Punto e basta. E a meno di miracoli alla BayArena, volerà a Dublino con la concreta ambizione di fissare una storica tripletta tra Bundesliga, Coppa di Germania ed Europa League, scrive il Corriere dello Sport.
Ma la Roma, stremata e rabberciata, gli ha reso la vita semplice regalandogli il gol che ha sovvertito ogni copione tattico ed emotivo. È brutto individuare un unico responsabile di una sconfitta piuttosto netta: tanti giocatori hanno reso sotto al loro standard. Tuttavia l’errore di Karsdorp, un retropassaggio senza senso costato il primo gol, è un obbrobrio tecnico che ha eliminato anche la speranza di realizzare un’impresa sportiva.
Complimenti a Xabi Alonso che ha indovinato la mossa iniziale, escludendo i due centravanti Boniface e Schick e utilizzando il diamante Wirtz come falso nove. Smalling, abituato a sentire il corpo a corpo con il rivale, ha perso velocemente l’orientamento, anche a causa della condizione fisica precaria: è stato tra i peggiori. Le due punte larghe del Leverkusen, Frimpong e Adli, aprivano spesso lateralmente la Roma che De Rossi aveva invece sistemato con un 3-5-2 elastico e aggressivo per tentare di giocare la partita sui duelli uomo contro uomo.
Per un bel pezzo di primo tempo la sfida è sembrata equilibrata. Bella e vigorosa. Anzi la prima vera occasione è capitata a Lukaku che ha colpito la traversa di testa su un’illuminazione di Paredes. Ma l’errore assurdo di Karsdorp ha totalmente stravolto le percezioni e gli equilibri, consegnando il pallino ai tedeschi: lucido Grimaldo nell’assist, grande giocatore, e freddo Wirtz nel segnare.
A quel punto la Roma, in un Olimpico magnifico, ha smarrito la carica e il coraggio dei primi 28 minuti. Pensare che proprio Karsdorp, nell’azione che aveva preceduto il gol, con i suoi movimenti da ala pura stava per innescare Dybala al tiro vincente. Il suo destino tuttavia ha girato in un altro modo.
Fino all’intervallo c’è stato quasi solo il Bayer Leverkusen, che entrava come e quando voleva nella confusione romanista. Troppa frenesia nella ricerca di una reazione, troppi passaggi sbagliati in zone poco raccomandabili. Frimpong, già pericoloso sullo 0-0, e Wirtz hanno avuto l’occasione del raddoppio. E a tempo quasi scaduto la macchina perfetta ha gestito male un contropiede quattro contro tre che avrebbe meritato di meglio.
Nella ripresa la Roma aveva come principale compito il recupero della calma. Ha ottenuto l’obiettivo anche se, tolto un colpo di testa di Cristante fuori misura, non ha mai dato la sensazione di poter intimidire l’avversario. De Rossi è intervenuto dopo una serie di altre nefandezze di Karsdorp, uscito tra i fischi ricambiati con applausi polemici, piazzando Angeliño a sinistra e spostando El Shaarawy a destra.
Purtroppo, nonostante gli sforzi di Dybala, Pellegrini è rimasto a lungo fuori dalla partita. Di conseguenza Lukaku non ha più ricevuto palloni interessanti. E non essendo al top dopo l’infortunio, è stato stritolato dalla morsa di Tapsobah e Tah. Dall’altra parte il Bayer Leverkusen ha gestito senza troppi problemi la fase difensiva e ha aspettato la situazione giusta per completare la missione. Appunto: come nel primo tempo, il minuto fatale è stato il 28′. A festeggiare stavolta è stato la mezzala Andrich, al quale la moglie aveva lanciato brutti presagi alla vigilia (forse la signora non conosceva Karsdorp). E arrivederci.
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