Paulo Dybala

AS ROMA NEWS SASSUOLO DYBALA – Semplicemente non è stata la sua serata. Perché se Paulo Dybala rigiocasse altre cento volte la partita contro il Servette sicuramente metterebbe in porta tutte e cento le volte quel tiro di sinistro in area di rigore che invece giovedì sera si è spento debolmente tra le braccia del portiere, scrive il Corriere dello Sport.

Ma riuscirebbe anche ad approfittare dei break della squadra in determinati momenti della partita, incidendo pesantemente sulla trasmissione offensiva del pallone. Cose che capitano anche ai fuoriclasse come lui, costretti (stavolta nel bene) a voltare subito pagina e a tornare ai suoi livelli già contro il Sassuolo

Una partita complicata, difficile, non proprio perfetta – come ha detto Mourinho – in questo specifico momento della stagione nella quale la Roma ha collezionato soltanto due vittorie in trasferta contro il Cagliari e Sheriff.

Squadra tosta il Sassuolo, ostica per la Roma dopo i due pareggi esterni nelle ultime due stagioni e che adesso devono lanciare un segnale a tutta la squadra: dare il massimo e approfittare dei giocatori di più qualità per cercare strappi, ripartenze e occasioni da gol. Situazioni che poi la LuPa (l’asse Dybala-Lukaku) dovrà sfruttare. Sicuramente meglio di quelle avute nella serata piovosa e fredda di Ginevra. Di certo i 5 gol in 6 scontri diretti di Big Rom con il Sassuolo danno un segnale positivo, così come le otto reti e i quattro assist di Dybala nelle precedenti diciassette sfide agli emiliani. 

La scorsa stagione, la sua prima in giallorosso, ha dovuto saltare la trasferta al Mapei Stadium per un problema muscolare, nella gara terminata 1-1 con tanti rimpianti e un punto che non è servito alla Roma in ottica quarto posto. Un rimpianto per lui non aver giocato quella partita visto che veniva da due reti consecutive nelle precedenti stagioni sul terreno emiliano. L’ultima con la fascia da capitano al braccio sopra la maglia della Juventus, due partite in cui è stato decisivo per la vittoria della sua ex squadra. Come nella stagione 2017-2018 quando addirittura segnò una tripletta al Mapei in 63 minuti, strappando gli applausi di tutta la squadra e del suo tecnico Allegri.

Altri tempi, con una Juve straripante. Adesso la Joya vuole definitivamente cambiare passo e continuare il campionato da dove aveva terminato nella sfida all’Olimpico contro l’Udinese: quel gol decisivo per passare in vantaggio concluso perfettamente dopo un’azione corale da applausi. Da Roma. Come Mourinho vorrebbe far sempre giocare i suoi. 

Il compito di Paulo sarà anche questo, aiutare la squadra a svolgere una trasmissione di palla più efficace, più veloce e imprevedibile: come lo è stato attratti proprio contro l’Udinese. Del resto, l’asse con Lukaku funziona anche per questo: Paulo si muove molto tra le linee, e con la sua qualità e velocità nello stretto apre gli spazi per il centravanti belga beneficiando dei suoi movimenti sia per andare in porta sia per fornire assist.

Compito che adesso dovrà svolgere nuovamente contro il Sassuolo, in una trasferta tutt’altro che facile. Lo sa Mourinho, lo sanno i giocatori, lo sanno anche i tifosi che in oltre cinquemila saranno a Reggio Emilia per supportare la squadra.



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