Georginio Wijnaldum

AS ROMA NEWS WIJNALDUMWijnaldum non è di primo pelo. A novembre compirà 32 anni ma la sua carriera è di fatto cominciata nel 2016, al Liverpool. Per questo è ancora più importante: si presume infatti che abbia energie fisiche e mentali di cui molti suoi coetanei non dispongono più, scrive La Repubblica.

Alla Roma che cambia, alla Roma di Dybala, servono come il pane saggezza e movimento in mezzo al campo. E come l’acqua serve la disponibilità (acclarata) di un uomo del calibro di Giorgino Wijnaldum, ormai stabilmente annoverabile tra i centrocampisti completi (ce ne sono pochi in giro). Alla Roma le qualità di Wijnaldum faranno così comodo che già stiamo pensando al fatto che l’olandese non ha, e non può avere, un sostituto naturale.

Wijnaldum è l’unico che in una certa posizione può garantire movimenti “box to box”, da un’area all’altra, nelle quali entrerebbe per istinto, per strategia e un po’ anche per contratto. Se la Roma intende davvero aspirare al podio in campionato, non può tralasciare l’aspetto più cruciale del calcio: chi segna?

Alla Roma non arrivano reti dagli esterni (non ha un Gosens, quello atalantino più che interista, non ha un Hakimi o un Theo Hernendez). Non arrivano reti dai centrocampisti. Né, se resta, assicura tante reti Zaniolo, che è il matchwinner della finale di Conference ma non è l’asso che ti mette a referto i gol “costanti”, indispensabili per una squadra con ambizioni. Lo stesso Pellegrini, anche se molto più propositivo di prima in fase di realizzazione, è per sua natura incline a far segnare gli altri. Qualcosa di più arriva dai difensori su palle inattive, ma non basta. Come ovviamente non bastano le reti di Abraham.

Ecco perché Dybala e soprattutto Wijnaldum possono diventare le chiavi per aprire una serratura nuova. Wijnaldum vede la porta e spesso si infila. Oppure tira da fuori. Col Psv, in quattro anni, segnò quaranta gol in quattro anni. Certo: Dybala, la porta, la vede anche bendato. Ma la Roma ha bisogno di almeno una dozzina di gol aggiuntivi, provenienti da un settore asfittico quanto a marcature, un settore che non ha più nemmeno il Veretout di un anno e mezzo fa. Se Dybala è scontato che segnerà, decisivo sarà il contributo realizzativo di Wijnaldum che, al contrario di Matic e Cristante, sa come funziona, quando c’è da puntare dritto.

Perché glielo ha insegnato Klopp.



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