Paulo Dybala

AS ROMA NEWS DYBALA EUROPA LEAGUE – Meno sei a Budapest. Una corsa contro il tempo per esserci. Paulo Dybala prosegue le sue terapie al Fulvio Bernardini per cercare di essere disponibile per la finale di Europa League contro il Siviglia, scrive il Corriere dello Sport.

Un mese dopo la sua ultima partita giocata da titolare il problema alla caviglia non è ancora passato, quel brutto intervento di Palomino nella gara contro l’Atalanta ha compromesso il finale di stagione della Joya che anche negli ultimi due giorni di riposo concessi da Mourinho alla squadra ha continuato a lavorare al Fulvio Bernardini per ore e ore con l’obiettivo di salutare l’infermeria alla fine della settimana per poi volare in Ungheria.  

La Roma sta lavorando con lui per cercare di ristabilirlo definitivamente, anche con una nuova terapia che sperano possa aiutarlo a essere pronto per la finale del 31 maggio. Pronto forse non proprio, diciamo più a disposizione. Perché dopo oltre un mese dalla sua ultima partita da titolare (46 giorni, la partita contro il Torino dell’8 aprile) e soltanto due spezzoni di gara giocati contro l’Inter (19 minuti) e nell’andata contro il Leverkusen (13 minuti), difficilmente sarà al top per giocare dal primo minuto.

Mancherà il ritmo partita, la condizione atletica migliore per essere ai suoi livelli dal primo minuto. L’obiettivo è averlo titolare, ma chissà che non possa essere l’arma in più di Mourinho a gara in corso, come successo contro nel ritorno contro il Feyenoord quando riuscì con un suo gol a portare la gara ai supplementari a pochi minuti dal novantesimo. 

Gli obiettivi non mancano a Paulo in questo finale di stagione, così come nel suo futuro: “È sempre lunga la strada per raggiungere grandi traguardi. So che devo ancora vincere e raggiungere molti dei miei obiettivi, sia trofei che premi individuali, ma sono sempre motivato”, le parole della Joya a Highsnobiety sul set delle riprese dei nuovi scatti di Prada con Adidas Football.

“Sono sempre pronto ad aiutare i miei compagni di squadra che potrebbero non aver vinto un titolo o che hanno obiettivi da raggiungere. Sostenerli significa anche aiutare la squadra a raggiungere i nostri traguardi”. Parole da leader, da uomo spogliatoio come ha dimostrato in questa stagione alla Roma ma anche con l’Argentina.

Adesso l’attaccante vuole guardare avanti: “Quello che ho raggiunto nella mia carriera fa ormai parte del passato, e la cosa migliore da fare è cercare di guardare avanti per raggiungere gli obiettivi che abbiamo in mente. La verità è che ho l’età giusta per poter continuare a centrare nuovi traguardi e continuare a lavorare e a crescere. Ho molti obiettivi in mente che voglio raggiungere a livello calcistico ma anche nella vita, e credo che il modo migliore per raggiungerli sia lavorare, fare del mio meglio, e sistemare ogni dettaglio in modo da poter essere sempre al 100%.Voglio farcela, ma in caso contrato non voglio avere dubbi e rimpianti per non aver provato abbastanza a raggiungerli”.



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