AS ROMA NEWS DYBALA WIJNALDUM – E allora adesso si tratta di vincere a tutti i costi la sfida di domenica pomeriggio contro il Torino e poi di mettersi lì, a lavorare, per ripartire alla grande nel 2023. Dove a gennaio la Serie A metterà i giallorossi subito di fronte ad mese di quelli da far tremare i polsi, con le sfide a Fiorentina, Milan e Napoli intervallate da quelle a Bologna e Spezia, scrive La Gazzetta dello Sport.
Insomma, c’è da accelerare subito, da spingere immediatamente sull’acceleratore per non perdere troppo contatto con quel quarto posto che è poi il vero obiettivo della Roma. Ma come si riparte verso il 2023?
Intanto la Roma in questa sosta farà un richiamo della preparazione estiva, proprio per rimettere dentro benzina nei muscoli e arrivare atleticamente pronta al rush della seconda parte della stagione. Ha la fortuna che molti dei suoi giocatori non saranno al Mondiale (finora quelli certi sono Rui Patricio con il Portogallo, Zalewski con la Polonia e Viña con l’Uruguay, a cui dovrebbe però aggiungersi Dybala con l’Argentina) e che quindi potranno lavorare con Mourinho tra Trigoria, il Giappone (tournée dal 22 al 28 novembre) e il Portogallo (sempre in Algarve, una settimana tra il 5 e il 15 dicembre).
E tra quelli da rigenerare al massimo ci sono ovviamente gli attaccanti, ad iniziare da Abraham e Belotti. Magari Mourinho in questo mese e mezzo di sosta lavorerà anche ad una formula nuova, troverà il modo di integrarli e di metterli in campo insieme. Di certo, cercherà di farne salire il rendimento. Di Belotti, in particolare, che sembra davvero lontano da un qualsiasi possibile confronto con il suo passato.
Ma, è chiaro, nel 2023 si ripartirà soprattutto da chi non c’è stato o c’è stato solo per un po’. E ci riferiamo ovviamente a Wijnaldum e Dybala, il due gioielli del mercato giallorosso, che per un motivo o per l’altro non sono riusciti a dare l’apporto desiderato. Ma se l’argentino ha comunque contribuito finché ha potuto ed a gennaio bisognerà solo capire quanto e come tornerà stanco dal Mondiale (sempre che Scaloni alla fine lo convochi davvero), per l’olandese c’è qualche dubbio in più. Basti pensare alle parole di Mourinho subito dopo il derby, quando l’allenatore della Roma si è lanciato in un “spero di riavere Gini per gennaio”.
E quello ‘spero’ ha ovviamente gelato il sangue un po’ a tutti, perché a Roma da tempo c’è la convinzione (che nasce chiaramente dalla speranza del cuore) di poterlo rivedere in campo subito, già con il Bologna, il prossimo 4 gennaio. Obiettivo francamente difficile, perché la riabilitazione procede bene, ma con tempi più lunghi rispetto alle prospettive iniziali (dopo la frattura della tibia subita il 21 agosto in allenamento).
Dopo aver tolto il gesso lo scorso 7 ottobre, Wijnaldum adesso sta facendo fisioterapia e piscina a Trigoria, ma anche una volta tornato in gruppo avrà inevitabilmente bisogno di un po’ di tempo per recuperare uno stato di forma accettabile ed evitare qualsiasi tipo di problematica muscolare. Molto più facile pensare che possa tornare nel mese di febbraio, anche se poi bisognerà capire anche come. Insomma, le preoccupazioni di Mourinho sono legittime e giustificate dalla situazione contingente. Intanto, però, a gennaio potrà godersi un altro rientro, quello di Spinazzola, fermatosi a metà ottobre per un problema al retto femorale.
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