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Rassegna stampa

Dybala vota Morata e aspetta la Roma per il nuovo contratto

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CALCIOMERCATO AS ROMA DYBALA MORATA – E se la Roma l’attaccante da 20 gol l’avesse già in rosa con Dybala? Così si spiegherebbe l’innamoramento di Mourinho per Morata. Attaccante importante, certamente, ma non il centravanti spaccaporte che spesso e volentieri José ha avuto in carriera, scrive Il Messaggero.

Tra questi Drogba, al quale ieri ha dedicato un bel post su Instagram, rivendicando la scelta di prenderlo quando nessuno credeva nell’ivoriano. Alvaro non è Didier. E nemmeno Benzema o Milito. Ma ha una prerogativa: quella di sacrificarsi e far giocare bene il partner d’attacco. Così, andando a rileggere gli score del passato, ci si accorge che le uniche due volte che Dybala in carriera ha segnato più di 20 gol in una stagione, una appunto è stata con Morata al fianco. Stagione 2015-16: 19 reti in campionato, 2 in Coppa Italia, una in Supercoppa e 1 in Champions. Totale: 23.

Numeri che vanno al di là di un’amicizia. Anche perché quello che doveva fare in ottica Roma, Paulo lo ha fatto. Ha chiamato Alvaro, lo ha stalkerato amichevolmente, si è trasformato da tramite con Mourinho che lo ha convinto a sposare il progetto giallorosso. Poi, però, ci sono altri numeri. Quelli economici che almeno sino ad ora si sono rilevati una montagna da scalare per il club. Sia a livello di cartellino (l’Atletico Madrid ha detto no ai 15 milioni offerti dall’Inter) e d’ingaggio che hanno indotto Pinto – pur non accantonando del tutto la pista legata allo spagnolo – a rituffarsi su Scamacca.

Paradossalmente questi parametri economici riguardano anche Dybala. Perché nel colloquio andato in scena con l’agente di Morata nei giorni scorsi, il gm ha sottolineato come debba stare molto attento anche a non minare gli equilibri nello spogliatoio. E accontentare Alvaro, che sino al 2024 guadagna 6,5 milioni più 2,5 di bonus, quando poi lo stipendio sulla base fissa scenderà (prima a 5,5 e poi a 4,5) ma con i soliti premi pronti a riportarlo in quota, vuol dire rimettere in discussione i paletti non solo concordati con la Uefa ma interni al club. Farlo poi, con l’accordo di Dybala ancora da risolvere, rischierebbe di creare un piccolo cortocircuito.

Piccolo bignami per chi si è perso le ultime puntate: Paulo lo scorso anno per venire incontro alla Roma ha accettato una base contrattuale di 3,8 milioni che poi con i bonus maturati grazie a gol, assist, presenze, merchandising e diritti d’immagine, è lievitata a 6. In questo accordo è presente la famigerata clausola valida sino al 30 di luglio da 12 milioni per l’estero (dove la Joya ha l’ultima parola) e 20 per l’Italia (per quest’ultima la Roma può opporsi, ma dovrà poi girare 3-4 milioni al giocatore).

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L’agente di Paulo è di nuovo a Roma. Qualche telefonata con Pinto c’è chiaramente già stata ma non l’incontro per mettere nero su bianco. L’intento è rivedere il contratto e togliere la spada di Damocle che altrimenti si rinnoverebbe automaticamente già per la sessione invernale, con uno scatto automatico della parte fissa dello stipendio da 3,8 a 5 milioni (ai quali aggiungere tutti gli altri premi). Tradotto: la società dovrebbe così far fronte a questo aumento (anche nell’ottica del nuovo parametro del Settlement Agreement che vuole un pareggio rispetto allo scorso anno), senza togliere la clausola e Paulo, replicando la stagione dello scorso anno, potrebbe tornare a guadagnare quanto percepiva alla Juventus (7,5 milioni). Per questo motivo è lecito pensare che Pinto – che tuttavia da Trigoria danno al seguito della squadra in Algarve – nei prossimi giorni, se non proprio prima della partenza, incontrerà Antun e soci.

Dybala vive il momento con serenità. Sa di aver scelto bene un anno fa quando la Roma (che ieri gli ha dedicato un post ricordando l’annuncio del suo ingaggio, effettuato il 19 luglio) gli ha permesso di rilanciarsi, disputare e vincere il mondiale in Qatar, più sfiorare il primo trofeo europeo con una squadra di club. Spera chiaramente di riabbracciare Morata pur consapevole delle grandi difficoltà economiche dell’affare. E vuole capire come la Roma (in mattinata impegnata a Trigoria nel secondo test stagionale contro il Latina), non dovesse arrivare l’amico, si rinforzerà. Una preoccupazione non solo di Paulo.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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