«Al 2017 chiedo di vincere qualcosa: la Juventus è forte, ma per noi tutto è possibile, non è finito niente». L’uomo copertina della prima parte della stagione romanista è senza dubbio Edin Dzeko. A leggere solamente i numeri, il suo 2016 può considerarsi un anno positivo: 23 gol e 9 assist, ma soprattutto una Roma sempre vincente nelle quindici partite (tra campionato e coppe) in cui lui è andato a segno. «Forse lo scorso anno – ammette sorridendo Dzeko a SkySport – non avevo capito molto del calcio italiano. Tante squadre giocano chiuse dietro, con la difesa compatta, per questo è stato un po’ difficile all’inizio, dovevo capire come muovermi. Ora penso di esserci riuscito, in questi ultimi mesi ho fatto ciò che mi era sempre riuscito nella mia carriera: speriamo di continuare così, anzi di fare sempre di più».
Spalletti lo ha rimproverato spesso di avere poca cattiveria sotto porta. «Ha ragione lui, ma io sono nato così: mi devo concentrare di più in tutte le occasione che ho, e sfruttarle». Un po’ come la Roma, che ha accusato parecchi cali di concentrazione e ha gettato punti importanti. «A Cagliari vincevamo 2-0 dopo 47 minuti e abbiamo pareggiato, questo non è possibile per una squadra forte come la nostra. Anche contro l’Atalanta nel primo tempo abbiamo avuto tante occasioni ma non le abbiamo sfruttate, nel secondo invece abbiamo creato poco. Dobbiamo migliorare». Il bomber bosniaco vorrebbe vedere una maggiore presenza dei tifosi all’Olimpico. «Non è facile per noi vedere che il nostro stadio non è pieno mentre quando andiamo a giocare a Torino c’è il sold out e tutti i spingono la squadra. Vorrei che anche il nostro stadio fosse così, per noi sarebbe tutto più semplice».
(Corriere della Sera)
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