«Non fatemi dire altro, il mio mestiere mi impone riservatezza». Con queste parole il manager di Carlos Bacca, Sergio Barila, ha confermato i sondaggi della Roma. Fresco di gol decisivo per il terzo posto della Colombia in Coppa America, Bacca un anno fa era l’obiettivo principale di Sabatini per il ruolo di centravanti. Prima ancora di prendere Dzeko,venne trattato a lungo con il Siviglia nella speranza di ottenere uno sconto sulla clausola rescissoria di 30 milioni. Di fronte ai continui rifiuti andalusi, e al tempestivo inserimento di Galliani nella negoziazione, il Milan prese Bacca e la Roma virò su Dzeko, pagato circa il 40 per cento in meno a parità di età: sono tutti e due giocatori nati nel 1986. Ma il rapporto tra Sabatini e il procuratore Barila è rimasto solido. E la delusione di Bacca per la stagione con il Milan, dalla quale è uscito “pulito” grazie ai 18 gol segnati in campionato, può facilitare un trasferimento.

LE CONDIZIONI – La sua valutazione resta vicina ai 30 milioni, che la Roma potrebbe coprire attraverso la solita formula: prestito con diritto di riscatto vincolato a determinate situazioni (presenze, gol, piazzamento). E’ quindi un affare che può prendere corpo ad agosto, se la squadra riuscirà ad entrare in Champions League. Ma non è detto che il Milan, una volta assoldato Lapadula, decida di attendere l’amico Sabatini, visto che un grande estimatore di Bacca, Unai Emery, potrebbe farsi sotto per conto del Psg con offerte addirittura superiori.

IN BILICO – Di questi tempi purtroppo la Roma non può impegnarsi, per questioni economiche e anche di organico. Finché non si trova una sistemazione per Edin Dzeko, che è stato regolarmente convocato per il ritiro di Pinzolo e non ha espresso il desiderio di allontanarsi da Trigoria, Sabatini non prenderà un altro centravanti. A parte il giovane ceco Schick, classe ‘96, che è stato bloccato da diverse settimane e che può essere acquistato dallo Sparta Praga in collaborazione con la Sampdoria.

CHIUSURA – E a proposito di necessità impellenti, a due giorni dalla chiusura del bilancio Sabatini sta sistemando i suoi esuberi: da Iago Falque a Ljajic, su cui anche ieri è andato in scena un incontro con il Torino, senza dimenticare Doumbia, per il quale il Basilea è pronto a pagare 2 milioni per il prestito. Manca però l’accordo con il giocatore che conta sempre di tornare al Cska Mosca. Sanabria invece piace al Tottenham ma non c’è ancora niente di concreto.

INGRESSI – Da venerdì invece si provvederà a migliorare la rosa: oltre a Alisson, Gerson e Seck, già sicuri da tempo, dovrebbe essere annunciato l’acquisto già concluso del terzino sinistro Mario Rui. Il condizionale non va abbandonato perché Sabatini non si è rassegnato all’idea di rinunciare a Digne, sapendo che il giocatore si è mosso personalmente con il Psg chiedendo di essere lasciato alla Roma, almeno in prestito.

IL RESTO – E se la posizione di Zabaleta, terzino destro del City, è attaccata a un accordo tra i club (a Manchester chiedono 5 milioni, che la Roma giudica per il momento eccessivi), la Roma continua a riflettere sul ritorno di Benatia, conteso alla Juventus. E’ noto l’ostacolo: le richieste del Bayern che non accetta operazioni in prestito e vuole almeno 18 milioni per un trasferimento a titolo definitivo. Chiusura sui centrocampisti. La Roma ha il gradimento di Milan Badelj, croato della Fiorentina, ma non ha ancora presentato un’offerta ufficiale alla controparte viola, che ha fissato il prezzo del giocatore in 9 milioni.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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