Mohamed Salah e Radja Nainggolan

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Il pensiero «medio» dei tifosi della Roma lo illustra un olandese. Si chiama Kevin Strootman e da qualche anno è (sportivamente) immalinconito per non essere ancora riuscito a vincere in giallorosso. «Nelle ultime due partite in trasferta abbiamo perso 4 punti – ha detto ieri –. Siamo una squadra forte. Non possiamo perdere punti così. Purtroppo è successo, guardiamo avanti e prepariamoci per la prossima partita, che dobbiamo vincere». Discorso da sottoscrivere. Il problema è che sarebbe tutto molto più semplice se la squadra di Di Francesco concretizzasse per quanto produce. Esempio plastico: nelle ultime 4 partite contro Genoa, Spal, Qarabag e Chievo – avversari non feroci – da tabellini la Roma ha tirato in porta 74 volte (39 nello specchio e 35 fuori) per produrre la pochezza di 5 gol, di cui tre nella stessa partita (contro i ferraresi). Insomma, lo 0-0 di due giorni fa contro il Chievo ha radici profonde, visto che i giallorossi, avendo segnato 27 reti (con una partita in meno), hanno il sesto attacco del campionato.

BONUS SALAH – A questo punto occorre una digressione. In estate è stato ceduto Mohamed Salah al Liverpool per 42 milioni più 8 di bonus. Ebbene, circa 1,5 stanno già per arrivare perché uno dei «premi» era fissato al raggiungimento di quota 20 gol stagionali da parte dell’egiziano – eletto miglior calciatore africano del 2017 –, che è già brillantemente a quota 19. Con i 13 in campionato, tra l’altro, è capocannoniere della Premier. «Ringrazio Liverpool e Roma. Volevo tornare in Inghilterra e ci sono riuscito», ha detto. Non entrando ovviamente nel merito dell’operazione economica – che ha avuto tutti i crismi della ineluttabilità e della convenienza – si nota però come tutti gli attaccanti della Roma finora abbiano segnato in stagione poco più del solo Salah. Dzeko infatti è a quota 11, El Shaarawy a 6, Perotti a 5. Totale 22. Volendo essere ancora più precisi, possiamo aggiungere i 2 segnati da Gerson e l’uno segnato da Florenzi, quando sono stati schierati nel tridente. Per il resto, sono fermi a quota zero Defrel, Under e naturalmente Schick. Tra l’altro, coincidenza vuole che nello scorso campionato – dopo aver giocato lo stesso numero di partite – la Roma avesse segnato 35 reti, di cui 8 a firma di Salah. Morale: se togliessimo il bottino dell’egiziano al totale, staremmo proprio a quella quota 27 in cui è per ora incagliata la squadra.

DIFRA E I SENATORI – Tutto questo, ovviamente, nobilita il lavoro di Di Francesco, che non può contare sulla vena di Salah. Ma l’allenatore si fida dei suoi, anche se gradirebbe che i giovani crescessero più in fretta. Per questo la vecchia guardia farà gli straordinari. Si spera con maggiore pericolosità.



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