(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini) Ricordate il classico atto d’accusa verso le statistiche? Se un tipo mangia due polli ed un altro nessuno, statisticamente avrebbero mangiato un pollo a testa. Ecco, se si pensa al rapporto che c’è tra la Roma e il gol, in linea teorica – spacchettando la media delle occasioni create e dei tiri tentati – non ci sarebbe da preoccuparsi poi troppo. Invece al momento la stagione giallorossa è passata dall’abbondanza al digiuno, ed alla luce dei dati in modo apparentemente immotivato. Morale: domani contro il Benevento sulla carta sarebbe l’occasione giusta per riprendere confidenza con la prolificità, visto che la squadra di Eusebio Di Francesco non segna più di un gol in una partita dal primo dicembre, quando s’impose 3-1 contro una Spal ridotta in dieci fin dall’inizio.
SPUNTATA – Eppure i numeri non racconterebbe questa crisi. Vero che la Roma adesso è appena l’ottavo attacco del campionato con 33 gol segnati, ma se fino alla giornata 14 giocata le realizzazioni erano state 27 (con una media di una ogni 46,67 minuti), nelle partite successive gli acuti sono stati solo 6 (con una media di uno ogni 135 minuti). Crollo verticale del gioco? Niente affatto. I dati, infatti, raccontano che la media delle occasioni create in ogni match è addirittura aumentata (13,4 contro 13,6), così come quella dei tiri tentati (17,9 contro 18). Ciò che cambia davvero è la percentuale realizzativa, passata dal 15,3 al 5. Come dire, il cosiddetto «killer instinct» si è perso per strada.
DE ROSSI C’È – E allora non stupisce che Di Francesco, in vista della partita di domani, pensi anche ad una Roma a trazione anteriore. La prima variabile, però, è legata al modulo. Se De Rossi giocasse titolare, si potrebbe rivedere il 4-3-3, altrimenti spazio alla conferma del 4-2-3-1 come a Verona. Il capitano giallorosso è migliorato, e la sua convocazione dovrebbe essere pressoché certa. Vedremo però se l’allenatore vorrà rischiarlo, oppure se il Benevento – che finora ha collezionato zero punti in trasferta – potrebbe essere l’allenatore giusto per vedere Strootman e Gerson in mediana, Dzeko attaccante e alle sue spalle un confermato Under e, come trequartista, uno tra Defrel e Perotti, provati entrambi nel ruolo. A inizio settimana l’allenatore optava più per il francese, ora le azioni dell’argentino sono in risalita, altrimenti si giocherà il posto da titolare con El Shaarawy come attaccante di sinistra.
ANSIA DZEKO – Ma se da De Rossi arrivano segnali positivi, qualche preoccupazione desta Dzeko, che non sembra al meglio, visto che durante la settimana aveva accusato anche lui dei problemi muscolari, però a Trigoria sono convinti che il centravanti sarà regolarmente in campo. Anzi, il sogno di tanti è persino quello di rivedere in panchina Schick. Al momento non sembra così probabile ma, nel giorno in cui si spera di spezzare il sortilegio della sterilità, anche soltanto vederlo in panchina forse alla Roma farebbe bene al cuore.
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