Rassegna stampa
Roma e Ranieri, prove di risalita
AS ROMA NEWS COMO RANIERI – Era primavera, c’era Daniele De Rossi in panchina e la Roma sperava ancora di centrare una piazza Champions: 25 aprile, si giocava a Udine l’ultimo spezzone di gara (18′ 30″), interrotta undici giorni prima per l’incidente a Ndicka. Quella, 0-1, gol di Cristante è stata l’ultima vittoria lontano dall’Olimpico, scrive Il Messaggero.
Sono passati otto mesi e i giallorossi non sono più riusciti a ottenere i tre punti in trasferta. A secco per dieci partite di campionato (sette di questo, tre di quello passato, 5 pari e cinque sconfitte, le ultime tre consecutive), più quattro in Europa League (una nella scorsa edizione, tre nell’attuale). L’ultima volta, in A, che ha giocato più gare esterne di fila senza vincerne neanche una è stata tra dicembre 1999 e maggio 2000 (11).
Claudio Ranieri ha le colpe solo per le ultime due, quella di Napoli, l’esordio sulla panchina giallorossa, e quella di Londra: una sconfitta e un pareggio. Al di là di un semplice tabù, che è sempre significativo per la statistica, una vittoria oggi sul lago di Como significherebbe dare un minimo di continuità ai risultati. Una prova generale di risalita.
La Roma ha la possibilità di ottenere, per la prima volta in questa stagione, la terza vittoria di fila: al momento il massimo sono state due, con Juric in panchina, avendo battuto Udinese e Venezia in campionato, con in mezzo il pareggio in Europa League con il Bilbao. Ranieri a Como, squadra che non hai affrontato in campionato nella sua lunga stagione da allenatore (1990-2024), vuole dare una svolta alla stagione, effettuare un altro passo in avanti in classifica e mettere da parte definitivamente l’incubo di una retrocessione che in parte era entrato nell’anima di questi calciatori.
Il tecnico, che già ha trovato una svolta da un punto di vista del gioco, cerca la sterzata nei risultati: l’obiettivo è arrivare all’ultima dell’anno, a San Siro con il Milan, con un minifilotto di successi, Lecce, Braga, Parma e Sampdoria (in Coppa Italia, all’Olimpico il 18), utile per gli obiettivi e per l’autistima, data in crescita.
La rosa è quasi al completo: mancheranno per la sfida del Sinigaglia, Cristante e Paredes, quest’ultimo dato ancora per febbricitante. Ci sarà Pisilli al fianco di Koné. Vedremo se Ranieri darà continuità anche a capitan Pellegrini, l’uomo ritrovato nel giovedì di Coppa. Anche a lui manca il guizzo in campionato, segna da maggio, a Bergamo contro l’Atalanta, inutile rete su rigore, mentre su azione, non è decisivo dalla sfida con il Sassuolo dello scorso 17 marzo.
A insidiare Lorenzo c’è El Shaarawy, per loro è pronta la staffetta, come per Dybala e Dovbyk. Gli obiettivi della Roma, grazie a Ranieri, stanno pian piano cambiando; dicembre, come sostiene il tecnico stesso, è il mese della verità.
Nella prima del nuovo anno, il derby contro la Lazio, capiremo di che pasta è fatta la Roma. E forse avremo una schiarita pure sul nome del nuovo allenatore, su cui Ranieri già sta lavorano. L’Europa League è ancora lontana, la Champions quasi irraggiungibile. Sarebbe un miracolo, anche per un uomo abituato alle rincorse come sir Claudio. Che un miracolo, per tanti, lo ha fatto con Saud Abdulhamid.
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