Matias Soulé

CALCIOMERCATO AS ROMA EN-NESYRI SOULE – A caccia di gol. Salutati Lukaku, Azmoun (finito fuori squadra al Leverkusen per aver saltato un allenamento) e Belotti, più Abraham che tratta con il Milan, bisogna fare in fretta, scrive Il Messaggero.

Ok, il campionato inizia tra un mese ma già da oggi – con il primo test amichevole contro il Latina – si comincia a fare sul serio. Il ritiro ha preso il via il 4 luglio e 13 giorni dopo, tra i volti nuovi ci sono soltanto Le Fée e il secondo portiere Ryan. Poco, troppo poco anche per un club che ha in mente una rivoluzione tecnica che passerà soprattutto per il reparto offensivo.

Due i nomi al momento sono nel taccuino virtuale di Ghisolfi: En-Nesyri e Soulé. Il marocchino una settimana fa sembrava essere ad un passo dal Fenerbahce di Mourinho, poi ha messo il club turco in stand-by. Il motivo è semplice: l’inserimento prima del Bologna (che ora ha virato decisamente su Pavlidis) e in seguito della Roma.

Grazie al lavoro di un intermediario di assoluta fiducia, il club giallorosso si è inserito prepotentemente nella corsa al dromedario, soprannome che En-Nesyri si porta dietro da tempo per il suo modo di correre. Paradossalmente ad oggi lo step più difficile è convincere il calciatore. O meglio, accontentarlo.

Perché per essere convinto, En-Nesyri lo è. Soltanto che dopo essersi visto offrire 5 milioni dal club turco, vorrebbe gli stessi soldi dalla Roma. E a Trigoria, in quel processo di spending-review che vuole il club investire per i cartellini ma non eccedere negli ingaggi, può diventare un problema. Per carità, i modi per dribblare la questione non mancano (premio alla firma, bonus legati a gol e presenze, benefit al raggiungimento della Champions…) ma è questo il nodo da sciogliere.

Sono ore importanti perché la Roma sta provando a convincere l’entourage del ragazzo per poi affondare il colpo con il Siviglia. De Rossi vuole un centravanti forte fisicamente, capace di creare spazi perché quello che ha in mente Daniele è una squadra che non si fossilizzi più nelle reti del Lukaku e Dybala di turno. DDR vuole una Roma dove i centrocampisti si regalino quei 5-6 gol a stagione che poi alla fine fanno la differenza. Discorso che si estende anche alle ali.

Per questo motivo il nome di Soulé rimane in pole. Ieri tra l’altro è andato in scena un incontro tra l’agente Guastadisegno e la dirigenza bianconera nel quale il manager ha espresso la volontà del ragazzo. In questo caso, infatti, la situazione è inversa. La Roma ha già il sì del 21enne di Mar del Plata ma deve iniziare a trattare con la Juventus che ha rifiutato 20 milioni più 5 di bonus dal Leicester ma che confida, nei prossimi giorni, in un rilancio degli inglesi.

La strategia del dt Giuntoli è chiara: vendere l’argentino in Premier per poi, più in avanti, anche dovendo abbassare le richieste originarie (25 milioni), cedere Chiesa proprio alla Roma. Tocca ai Friedkin sparigliare. Nonostante l’acquisizione dell’Everton, la proprietà Usa ha dato conferma – al di là delle indiscrezioni, puntualmente smentite, che ciclicamente vorrebbero un fondo arabo interessato a sostituirli alla guida della Roma – di voler continuare ad investire.

Ne sono conferma i 23 milioni per Le Fée, i 12 per De Rossi e il suo staff più i 5 per il riscatto di Angeliño e l’1,8 per il baby Sangaré. Il problema è che non bastano. Soprattutto se si vuole invertire un trend che vede la squadra posizionarsi al sesto posto da 4 anni. Chissà se la cessione di Aoaur (12 milioni) e quella possibile di Abraham (si tratta con il Milan: no alle contropartite tecniche, sì a 25 milioni) non possano venire in soccorso. En Nesry e Soulé oggi sono in attesa. Serve accelerare, non temporeggiare.



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