(Il Sole 24 Ore – G. Dragoni) L’accesso alle semifinali di Champions League ha provocato una fiammata della quotazione in borsa (il prezzo di ieri è superiore del 24% al 10 aprile), ma da solo non è probabilmente sufficiente a riportare in equilibrio i conti della Roma. Il club presieduto da James Pallotta ha chiuso il primo trimeste della stagione, al 31 dicembre 2017, con una perdita netta consolidata di 40,3 milioni e un aumento di debiti finanziari netti a 234,9 milioni, rispetto ai 192,5 milioni a giugno. Il patrimonio netto consolidato è negativo per 129,3 milioni, un dato peggiore anche rispetto all’Inter (-83,4 milioni al 30 giugno 2017). La Roma è sottocapitalizzata. L’assemblea dei soci in ottobre ha deliberato un aumento di capitale fino a 120 milioni, che il Cda ha poi limitato a 115 milioni. Ma i sodi non sono ancora stati versati tranne 12 milioni antinicpati dalla As Roma Spc Llc, la società di Pallotta e soci basata nel Delawere, Stati Uniti. L’attenzione di Pallotta è catalizzata sul progetto stadio, non ancora “sdoganato” da Virginia Raggi. Il Cda della Roma prevede per giugno 2018 un risultato economico “in significativo miglioramento” rispetto al primo semestre. Si stima che la semifinale di Champions farà salire a 81 milioni i ricavi di tutto il percorso europeo, oltre all’incasso per la partita con il Liverpool. Nel primo semestre, malgrado un aumento dei ricavi da 88,6 a 123,96 milioni, la perdita netta è rimasta elevata. A causa dell’aumento dei debiti con Unicredit e Goldman Sachs il club ha pagato oneri finanziari netti per 11,8 milioni, 3 milioni più dello stesso semestre del 2016. Il calciomercato non ha generato guadagni: il saldo è negativo per 4 milioni. Le plusvalenze del calciomercato estivo sono state anticipate nel bilancio al 30 giugno 2017, attraverso la definizione delle cessioni in giugno di Salah, Ruediger e Paredes e altri. Nella semestrale si legge che “nei contratti economici sottoscritti con i singoli tesserati gli impegni massimi” per i premi “sono stati circa 14 milioni di euro, in caso di vittoria del campionato di Serie A e qualificazione alla Uefa Champions League 2018-19”. Un budget da aggiornare in base ai risultati di Champions.



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