La nuova vita di Alessandro Florenzi. Sabato Spalletti ha ribadito che farà il centrocampista o l’attaccante esterno. L’azzurro deve trovarsi una collocazione, intanto per l’assenza di De Rossi è in corsa per un posto a centrocampo, nella nuova impostazione tattica che sceglierà Spalletti. E’ in ballottaggio con Paredes, mentre stasera molto probabilmente giocherà ancora titolare in Nazionale, sempre a centrocampo, contro Israele. Tornato terzino a destra nell’ultima partita contro il Cagliari, il giovane di Vitinia non ha brillato, ha finito per essere il responsabile del gol del pareggio dei padroni di casa. E’ stata una situazione di emergenza. Con l’arrivo di Bruno Peres la Roma ha un nuovo terzino destro titolare. Il ruolo che Florenzi ha occupato per quasi tutta la stagione scorsa. Trasformato terzino da Garcia, anche Spalletti lo ha utilizzato quasi esclusivamente in quel ruolo, lui che era stato tra i protagonisti della cavalcata di dieci vittorie di fila nella prima Roma del tecnico francese, lui che aveva segnato gol determinanti da attaccante esterno.

JOLLY Con la maglia giallorossa ha ricoperto praticamente tutti i ruoli, è diventato uno di quei giocatori che un tempo venivano denominati jolly. Adesso può tornare al suo ruolo naturale, quello con il quale è cresciuto nelle giovanili giallorosse: centrocampista. La prima trasformazione avvenne al Crotone, quando con Drago prima e Menichini poi fu spostato in difesa, a destra. Quello da due anni è diventato il suo ruolo anche nella Roma. Ma Spalletti già nella passata stagione cominciava a pensare che potesse tornare utile a centrocampo. L’unico ruolo in cui non sarà mai utilizzato è quello di… portiere, ma in allenamento Alessandro si diverte spesso anche tra i pali. Qui a fianco con la Nazionale è stato fotografato proprio durante una parata. E nel maggio di due anni fa, durante la tournèe a Orlando, si mise tra i pali in un’improbabile sfida ai rigori tra Rudi Garcia e James Pallotta.

CERTEZZE Ora Alessandro vuole trovare una sua collocazione stabile nella Roma. Un ruolo, possibilmente definitivo, ma soprattutto la possibilità di giocare con continuità. Perché l’arrivo di Bruno Peres lo porterà a giocare in un’altra parte del campo rispetto alle ultime due stagioni. Perché pare difficile che Spalletti lo riproporrà terzino, spostando il brasiliano ancora a sinistra. E allora Florenzi vuole capire quale sarà il suo ruolo. All’inizio della scorsa stagione chiese a Garcia se avesse intenzione di puntare su di lui. La risposta del francese fu affermativa e Florenzi ha giocato sempre. Lo stesso ha fatto con Spalletti. Nel girone di ritorno, sotto la guida del tecnico toscano, è rimasto in panchina in una sola partita, a Empoli. In questo inizio di stagione ha saltato per infortunio la prima di campionato con l’Udinese e il ritorno contro il Porto all’Olimpico. Adesso sta per cominciare la sua nuova vita nella Roma. Lui che i colori giallorossi li porta nel cuore, che non ha mai provato a spostare le sue ambizioni oltre il Grande Raccordo Anulare. Eppure le occasioni le avrebbe avute, per andare a guadagnare di più e per lottare per traguardi prestigiosi. In Premier, per esempio. Ma anche in Italia. C’è un retroscena di mercato inedito. La Juve aveva pensato a Florenzi, prima di riuscire a riprendere Cuadrado. Ma dopo l’operazione-Pjanic non sarebbe mai stato possibile intavolare un’altra trattativa. Anche se i rapporti tra i due club sono buoni, la Roma non ha mai voluto neppure sedersi al tavolo.

(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo)



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