AS ROMA NEWS ATHLETIC BILBAO JURIC – In attesa di conferme in campionato contro il Venezia, la Roma formato-Europa è pronta ad attraversare di nuovo i cieli dell’Euro-zona ad altezze che ben conosce, scrive La Gazzetta dello Sport.
Sulle “carte d’imbarco” dei giallorossi sono scritti in bella evidenza numeri che fanno sognare: in sei anni una Conference Cup vinta, una finale persa ai rigori a Budapest e tre semifinali tra Champions e Europa League, bagaglio di lusso di una squadra che nel continente è ormai considerata una big, un top team.
E alla cloche di comando, stavolta, dopo Eusebio Di Francesco, Paulo Fonseca, José Mourinho e Daniele De Rossi, c’è un tecnico giallorosso, Ivan Juric, alla prima sfida internazionale contro l’Athletic Bilbao di Nico e Inaki Williams ma che in vita sua non ha mai avuto vertigini, concentrato com’è sull’Olimpico e sul bottino da conquistare davanti ai tifosi in nome della concretezza.
Perché lui, il croato, vuole tenere per sé le emozioni e fa del pragmatismo la cifra del suo modo di vivere il calcio, non spingendosi mai oltre l’impegno del momento. Proprio per non rischiare di finire risucchiato dal “Triangolo delle Bermude” dei proclami e delle facili promesse.
«Penso solo alla partita, spero che i tifosi staranno vicino alla squadra. Che deve continuare a fare bene come contro l’Udinese: spero di vincere, e questo è il mio unico pensiero, non vado oltre», ha detto ieri alla vigilia del match il tecnico, la cui ultima partita internazionale da giocatore risale al 2009 con la maglia del Genoa.
Ma se per lui in fondo non fa troppa differenza tra una sfida di Serie A e un match europeo, di sicuro il suo polso potrebbe battere veloce stasera, per qualche secondo, quando incrocerà Ernesto Valverde, un allenatore esperto e di fama internazionale che è stato tra l’altro due volte campione di Spagna con il Barcellona e tre in Grecia alla guida dell’Olympiakos.
Un confronto intrigante tra i due, in cui l’allenatore della Roma vorrebbe imporsi con mosse da stratega e scelte vincenti per farsi anche conoscere di più a livello europeo. E la rosa larga che ha a disposizione (cui si aggiungerà nei prossimi giorni anche l’esterno Nicola Zalewski), del resto, ora glielo consente: «Di sicuro, dopo una settimana alla guida di questa squadra, posso dire di avere in mano una rosa forte, di sostanza e qualità, con cui posso affrontare campionato, Europa League e più avanti pure a Coppa Italia. Sono molto soddisfatto e ho tante soluzioni davanti agli occhi».
E proprio attorno alle soluzioni anti-Athletic c’è grande attesa. Dalla difesa a tre con Mario Hermoso al debutto dal 1’ alla staffetta Dybala-Soulé, che potrebbe risultare la chiave della sfida. Juric ha spiegato che Paulo «va gestito bene» e che «ha recuperato bene dalla partita con l’Udinese».
Difficile immaginare d’altra parte una Roma senza la Joya ispirata di questo periodo, libera di svariare su tutto il fronte offensivo a ridosso di Artem Dovbyk (il cui feeling con l’allenatore sta intanto crescendo di giorno in giorno). Probabile, quindi, una staffetta sulla trequarti proprio con il connazionale Matias, finito nell’ombra nelle ultime giornate ma pronto a ridire la sua, anche perché – ha aggiunto il croato – «si allena bene e avrà le sue chance».
Soprattutto ora che manca Lorenzo Pellegrini: «Ha giocato col dolore già con l’Udinese. In Europa non ci sarà ma l’ho visto tranquillo durante la settimana nonostante i fischi. Il gruppo è molto sereno. Spero di riaverlo col Venezia».
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