Rassegna stampa
Roma, Friedkin aspetta il nuovo esordio e sogna la Champions
NOTIZIE CESSIONE AS ROMA FRIEDKIN – Due paia d’occhi dall’altra parte dell’oceano Atlantico per guardare la Roma? Possibile. Dan Friedkin e suo figlio Ryan – che se l’acquisto del club giallorosso andasse in porto, sarebbe il braccio operativo della proprietà nella Capitale – potrebbero essere interessati domani a vedere i giallorossi impegnati contro la Sampdoria. Non che la partita in sé meriti particolari attenzioni, ma da Houston la famiglia spera che la rincorsa alla zona Champions possa essere viva, perché l’assalto estivo potrebbe maturare in altro modo.
Fonti vicine alla trattativa hanno bollato come «fake news» il fatto che Friedkin possa fare una nuova offerta entro un mese, ma di sicuro la posizione in cui il club giallorosso chiuderà il campionato influenzerà la trattativa. Certo, c’è anche la possibile cavalcata europea d’agosto che potrebbe garantire, oltre che introiti immediati, anche la possibilità di arrivare a giocare la Coppa più importante per altra strada, ma il livello delle avversarie ovviamente è superiore alla maggior parte delle squadre del campionato.
In quattro partite, comunque, può succedere qualsiasi cosa. Più o meno come nella trattativa tra Friedkin e Pallotta, due giorni fa ancora contestato dai tifosi attraverso due striscioni appesi in città. Il timore che si respira a Trigoria, in fondo, è che la rimodulazione dell’offerta da parte del magnate texan-californiano, aumenti la parte per il presidente e diminuisca quella destinata alla società, che nei 575 milioni dell’ultima offerta di maggio rappresentava circa 85 milioni, In ogni caso, prematuro sbilanciarsi su quote, anche perché c’è il mercato, con la suggestione di un’asta fra Milan e Lipsia per Schick.
Ad attendere lo snodarsi della trattativa, che naturalmente avrà sviluppi in tempi medi, c’è anche Radovan Vitek, ancora alle prese col possibile acquisto dei terreni di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma,. Finora il magnate ceco ha avuto a che fare, oltre che col Comune, solo con uomini di Friedkin, quando a febbraio la trattativa sembrava in via di definizione.
Dopo lo stop dovuto alla pandemia, anche su questo fronte le cose si sono congelate, per poi riavviarsi sotto l’ombrello di Unicredit, che gestisce il debito delle società di Parnasi, tra cui Eurnova, detentrice dell’area dello stadio. Protagonista, però, è il Comune, dove tutto lascia pensare che, se Vitek non subentrerà a Parnasi, politicamente per la sindaca Raggi sarà difficile dare il via libera. Per questo Friedkin serve a tutti.
(Gazzetta dello Sport)
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