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Rassegna stampa

Roma, Friedkin si è impegnato: 350 milioni per il 100% del club

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NOTIZIE AS ROMA DELISTING – Dovesse riuscire a prendere davvero il 100% della Roma, Dan Friedkin al 31 dicembre prossimo avrebbe già messo nella Roma circa 350 milioni. Sono i soldi – cash – che il nuovo presidente della Roma ha già o tirato fuori o sta per farlo. Una cifra, però, che potrà essere quantificata esattamente solo il 29 ottobre, al termine dell’Opa, quando si saprà quante di quelle azioni flottanti (13,4%) Friedkin si sarà aggiudicato, percentuale che inciderà inevitabilmente anche sul totale dell’aumento di capitale da 150 milioni già deliberato (l’attuale 86,6% delle azioni in possesso di Friedkin comporta una copertura di circa 135 milioni), riferisce la Gazzetta dello Sport.

Insomma, i soldi impegnati entro fine anno oscillano tra i 330 ed i 350 milioni. Ma a questi si aggiungerà poi l’integrazione all’aumento di capitale resa nota due giorni fa, con l’ufficializzazione del buco da -204 milioni nel bilancio del 2019/20. Il secondo rosso più alto nella storia del calcio (superato solo dal -207 dell’Inter del 2006-07, al massimo i giallorossi si erano spinti ad un -115 nel 2002-03). Ed il conto potrebbe anche sfiorare i 400 milioni.

Per ora Friedkin ha tirato fuori 199 milioni da dare a Pallotta e soci, a cui se ne sono poi aggiunti altri 77,6 così divisi: due finanziamenti soci di 10 e 53 milioni per supportare il working capital e uno di 14,6 per sostenere i costi della consent solicititation (la richiesta, di fatto, agli obbligazionisti di non chiedere il rimborso immediato del bond, come previsto in caso di cambio di proprietà: il 93,77% ha detto di sì, incassando il 4,5% del controvalore complessivo nominale delle obbligazioni).

In più, appunto, il residuo dell’aumento di capitale già deliberato da 150 milioni e coperto nella gestione Pallotta per 89,1 milioni (ne mancano ancora 60,9). E l’acquisto di quel 13,4% flottante, che vale 9,8 milioni. Nell’ultimo CdA si sottolinea come quegli azionisti che decidano di non cedere le azioni a Friedkin potrebbero vedere diluita la propria partecipazione nella Roma, a meno che non decidano appunto di partecipare all’aumento di capitale con un esborso di 0,24 euro ad azione.

Ecco anche perché molto probabilmente Friedkin raggiungerà il 100% delle azioni (superata la soglia del 95% l’opa diventa comunque totalitaria). E lo porterà, appunto, a sfiorare i 350 milioni cash di esborsi. A cui, di fatto, aggiungere poi le nuovi iniezioni di denaro. Subito dopo la conclusione dell’Opa scatterà quindi anche il delisting, con la Roma che vedrà concludersi la sua era ventennale in Borsa (ci era sbarcata nel maggio 2000).

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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