Dan e Ryan Friedkin

AS ROMA NEWS MOURINHO ESONERO DE ROSSI FRIEDKIN – L’esonero di Mourinho ha inevitabilmente spaccato la piazza, suscitando reazioni forti nei tifosi della Roma. Dal momento dell’annuncio del suo esonero, arrivato ieri mattina, sui social e nelle radio è stato un continuo di reazioni, che sono partite dal Grande Raccordo Anulare e si sono rincorse in tutto il mondo. A Trigoria un gruppo di tifosi ha salutato con grande emozione il tecnico portoghese, anche lui visibilmente scosso, scrive il Corriere della Sera.

Ma hanno anche criticato duramente il presidente Dan Friedkin e suo figlio Ryan (distribuiti dei volantini offensivi nei confronti dei proprietari) e la squadra. «Tirate fuori le palle, Mourinho non è più una scusa», le parole di alcuni a Paredes e a Dybala, che erano in macchina insieme ed hanno risposto: «Lo sappiamo, lo sappiamo».

Proprio la «Joya» è stato protagonista di un saluto che non è piaciuto alla tifoseria: «Grazie mister – si leggeva sui profili social di DybalaGrazie di tutto… Lavorare con te è stato un piacere enorme. Grazie dei tuoi consigli e ogni parola che mi hai dato. Auguro tutto il meglio a te e al tuo staff. Spero che ci rivedremo presto». Proprio il finale non è affatto risultato gradito a buona parte della tifoseria. «Dybala è un calciatore della Roma – hanno scritto in molti – non di Mourinho, perciò pensasse a giocare più partite». Sul banco degli imputati sono finiti, come detto, i Friedkin, accusati sia di non aver costruito una squadra all’altezza dello Special One e sia di aver trovato una soluzione furba nell’affidare la panchina a De Rossi.

«Quella di Daniele è una scelta ipocrita: sanno benissimo che allo stadio non sarà fischiato perché è una bandiera giallorossa ed è uno di noi. L’errore è stato mandare via uno degli allenatori più grandi della storia romanista».

A difendere lo Special One anche un ex di lusso come Fabio Capello. «Penso – le sue parole – che queste società americane lavorino senza rispettare le persone con cui collaborano. Non c’è sensibilità dalle loro parti, ma solo business. Serve anche rispetto, magari accordandosi prima e separatamente. De Rossi? Gli consiglio di studiare ciò che ha fatto Mourinho finora e cercare di portare qualche piccola variante senza rivoluzionare. Sarà difficile, ma conoscendo l’ambiente capitolino deve far vedere quanto vale».

Sorpresa anche l’ex presidente Rosella Sensi. «Non me lo aspettavo, anche perché ora arriva una serie di partite alla portata della Roma, che si trova, nonostante tutti i problemi, a soli cinque punti dalla zona Champions e con l’Europa League da giocare. Evidentemente la società ha ponderato la scelta riflettendo attentamente su una decisione così importante. Immagino ci si sia confrontati con alcuni giocatori e che sia arrivata la sensazione che qualcosa si fosse rotto con Mourinho».

La notizia ha spiazzato pure Ciccio Graziani. «Come tutti gli allenatori, Mou ha pagato l’assenza di risultati. Pensavo potesse arrivare almeno fino al termine della stagione ma c’è da dire che con questa posizione in classifica e col monte ingaggi della Roma, se non si fosse chiamato Mourinho lo avrebbero mandato via giù tempo fa. De Rossi potrebbe essere la soluzione giusta: conosce l’ambiente, i tifosi gli vogliono bene. Ha una grande potenzialità di immagine che potrebbe fare bene a tutti».

Un grande amico di Daniele è Vincent Candela, campione d’Italia nel 2001. «Bentornato a casa guerriero», ha scritto sui social. Poi ha aggiunto: «Mourinho è da 10 per lo stadio, per i risultati è appena sufficiente. Ha fatto molti errori, ma anche la società e i calciatori hanno sbagliato. Daniele ha tutto per poter fare bene, è l’uomo giusto al momento giusto».

Tornando ai calciatori, oltre a Dybala anche Abraham ha voluto ringraziare Mourinho per i due anni e mezzo alla Roma: «Grazie di tutto mister».

Nicolò Zaniolo, invece, ha pubblicato su Instagram le foto degli abbracci con il tecnico al termine della finale di Conference League, affiancandole con un cuore.

Molti ex compagni hanno voluto dare un incoraggiamento a DDR. «In bocca al lupo amico mio, sono molto contento, la Roma è in buonissime mani», le parole di Leandro Castan. «In bocca al lupo. Daje Roma», quelle di Luca Toni. «In bocca al lupo leggenda», l’augurio di Ruediger mentre Dzeko, Pastore, Torosidis, Strootman, Nainggolan e naturalmente Totti hanno affidato a delle «emoticon» il loro messaggio per il nuovo allenatore romanista.



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