Rassegna stampa
Roma, “full immersion” di Friedkin
NOTIZIE AS ROMA FRIEDKIN – Se James Pallotta nelle sue (rare) visite nella Capitale difficilmente si vedeva dalle parti di Trigoria, Dan e Ryan Friedkin hanno deciso di fare del centro sportivo la loro base operativa. Il segnale di rottura con il passato, quando la squadra sembrava un accessorio alle vicende finanziarie, arriva forte e chiaro. Ieri il presidente e suo figlio hanno trascorso buona parte della loro giornata all’interno del Fulvio Bernardini: sono arrivati pochi minuti prima delle 10 – ad attenderli il loro collaboratore Eric Williamson – e per circa 6 ore (con una piccola pausa per il pranzo, consumato nel ristorante di Trigoria) sono stati impegnati in varie riunioni.
In assenza del Ceo Guido Fienga e del responsabile commerciale Francesco Calvo, ieri ancora in isolamento (ci rimarranno fino a lunedì) ma risultati negativi al primo tampone per il Covid-19, fatto dopo l’assemblea di Lega a Milano a causa della positività del presidente del Napoli De Laurentiis, il loro referente è stato Manolo Zubiria, «chief global sporting officer». I dirigenti hanno parlato di conti e comunicazione, con un occhio sempre attento sul lato sportivo della società. Due giorni fa si erano fermati a guardare gli allenamenti di una squadra di Esordienti dopo aver assistito a quelli della prima squadra, ieri hanno fatto il bis con i grandi, ma hanno voluto sapere come in maniera approfondita come funziona il settore giovanile e conoscere meglio le strutture. Non ci sono conferme di un eventuale incontro-confronto con Dzeko – il bosniaco è stato tra i primi però ad andare via dopo l’allenamento – né un’agenda precisa dei loro impegni. «Friedkin non l’ho sentito – le parole del presidente del Coni Malagò – né ho appuntamenti con lui. Sono investitori importanti che hanno ribadito di voler seguire la Roma in prima persona».
Anche l’incontro con la sindaca Virginia Raggi dovrebbe slittare alla seconda visita di Dan, che domani dovrebbe lasciare la Capitale: tornerà tra qualche giorno per assistere dal vivo all’esordio casalingo contro la Juventus. Dovrebbe rimanere, invece, il figlio Ryan. E chissà che non trovi il tempo per quel famoso caffè da prendere con Francesco Totti: ieri l’ex capitano era a Parigi per chiudere l’accordo con Arnauld Kalimuendo, attaccante classe 2002 che ha esordito in Ligue 1 con la maglia del Paris Saint-Germaine che è diventato un suo assistito. Ma l’occasione per incontrarsi, di sicuro non mancherà.
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