AS ROMA NEWS VERONA DOVBYK – Dieci gol in dieci partite, alla misera media di uno a gara. Se oggi c’è un problema davvero da risolvere nella Roma dal punto di vista tecnico, quello è proprio il rapporto con la porta avversaria. Anche perché andando avanti con quella media lì, non si va certo in paradiso. Che poi, tradotto, per la Roma vuol dire centrare la prossima Champions, il traguardo dichiarato dal club, scrive La Gazzetta dello Sport.

E allora oggi pomeriggio a Verona serve vincere, bissando il successo colto giovedì scorso all’Olimpico, al cospetto del Torino. «Contro i granata abbiamo fatto una bella partita, ma se non vinciamo a Verona è come se non avessimo fatto nulla – ha detto alla vigilia Ivan Juric, allenatore della RomaMi aspetto la stessa mentalità e la stessa attenzione messa in campo contro il Torino». Anche perché sono ben 33 anni che la Roma non partiva così male a livello di gol dopo dieci giornate. In quella stagione i giallorossi, a questo punto del campionato, ne avevano segnati appena 8 (c’era Ottavio Bianchi in panchina e la società viveva un momento di difficoltà, con il passaggio di consegne tra Viola e Ciarrapico).

Bisogna segnare, dunque. Ed allora da questo punto di vista un buon segnale è il quasi certo recupero di Artem Dovbyk, che ieri si è allenato con il gruppo e che oggi – a meno di ricadute improvvise – dovrebbe essere regolarmente al suo posto. Non sarà al massimo il centravanti ucraino, è ovvio, anche perché in questi giorni è stato debilitato dal virus intestinale che lo ha costretto a saltare il Torino.

Ma lui è troppo importante per farne a meno, anche se poi la formula con il falso nove – Dybala – contro i granata ha funzionato. Oggi però sarà una partita in cui la Roma avrà bisogno di un punto di riferimento offensivo e quello può farlo solo Dovbyk. Che, tra l’altro, è anche l’unica vera bocca da fuoco di questo attacco giallorosso, visto che dei dieci gol segnati in Serie A tre portano proprio la sua firma (a cui l’ucraino aggiunge anche i 2 su tre totali messi a segno in Europa League).

Che la Roma faccia fatica a segnare lo dicono soprattutto i numeri. I dieci gol dei giallorossi valgono per la squadra di Juric addirittura il quattordicesimo attacco della Serie A, il peggiore tra le big del campionato, peggio della Roma finora hanno fatto solo Lecce (4), Empoli e Genoa (7 reti a testa) e Cagliari (8), con Monza e Venezia che invece hanno gli stessi gol dei giallorossi (10).

La Roma in porta ci tira anche, come dimostrano i 155 tiri complessivi (di più ne hanno fatti solo l’Atalanta con 165 e l’Inter con 159), ma è la precisione che manca, il cinismo. E soprattutto la concretezza. La Roma ha una percentuale realizzativa del 6,5%, bassissima, la peggiore tra le prima dieci squadre della classifica attuale.



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