Rassegna stampa
Roma-Gasperini, prove di avvicinamento: tra aperture, retroscena e nodi economici

AS ROMA NEWS GASPERINI ALLENATORE – Dopo anni di frecciate, polemiche e corteggiamenti mancati, Gian Piero Gasperini e la Roma potrebbero finalmente incrociare i rispettivi destini. Lo scenario è cambiato, le esigenze pure. E se in passato l’attuale tecnico dell’Atalanta aveva rifiutato l’approdo in giallorosso, oggi le sue parole suonano come un’apertura importante, riporta Il Messaggero.
Durante la cerimonia di consegna del Premio Bearzot a Roma, Gasperini ha lasciato intendere che la panchina romanista non gli dispiacerebbe affatto: «Allenare la Roma sarebbe un orgoglio. È una piazza straordinaria, con un pubblico incredibile. È come la Nazionale: piace a tutti». Frasi pronunciate alla Rai che hanno immediatamente acceso i riflettori, soprattutto perché accompagnate da un altro segnale non banale: «Navighiamo a vista, è difficile prevedere il futuro».
Il tecnico, premiato anche con la Panchina d’Oro a Coverciano, ha confermato il suo momento di riflessione sul futuro con l’Atalanta. Nonostante un contratto in scadenza nel 2026, dopo nove anni a Bergamo e una storia d’amore che ha portato la Dea ai vertici del calcio europeo, l’idea di una nuova sfida inizia a farsi strada. E la Roma potrebbe essere la destinazione giusta, anche grazie al “ponte” rappresentato da Claudio Ranieri, amatissimo dalla piazza e ascoltato dalla proprietà.
I precedenti tra Gasp e la Roma: spine nel passato
Tuttavia, il rapporto tra Gasperini e la Roma non è mai stato idilliaco. Già nel 2019, l’ex Genoa rifiutò il club su consiglio di Franco Baldini, all’epoca uomo fidato di James Pallotta. L’organico poco competitivo e l’instabilità societaria spinsero il tecnico a dire no, così come fece lo scorso anno con il Napoli.
Non sono mancate anche uscite infelici verso il club giallorosso. Celebre il «Siamo alle comiche» rivolto alla direzione arbitrale dopo il pareggio romanista dello scorso gennaio su rigore. Ma la polemica più pesante riguarda la dichiarazione successiva al malore di Ndicka a Udine: «Non era un codice giallo», disse Gasperini, riferendosi allo stop di Atalanta-Fiorentina per la morte di Joe Barone. Frasi che in parte hanno minato la sua immagine tra i tifosi romanisti, pur riconoscendogli grandi capacità tecniche.
La Roma sogna, ma a quali condizioni?
Gasperini guadagna circa 3 milioni di euro netti a stagione a Bergamo e ha anche una percentuale sulle plusvalenze del club, un tipo di accordo che a Trigoria difficilmente verrebbe replicato. Ecco perché, secondo i ben informati, l’apertura pubblica alla Roma potrebbe anche rappresentare una strategia per accelerare eventuali discorsi con altri club interessati, Juventus in primis.
Nel frattempo, la dirigenza romanista — guidata dal nuovo direttore sportivo Florent Ghisolfi — tiene aperti altri dossier. In cima alla lista degli “alternative” c’è Maurizio Sarri, che dopo l’addio alla Lazio si è detto pronto a tornare: «Andrò dove mi chiameranno, dove troverò passione e motivazione».
La partita è ancora aperta
Tra suggestioni, retroscena e strategie, la corsa alla panchina della Roma resta apertissima. Gasperini ha rotto il ghiaccio, la palla ora passa ai Friedkin. Il finale di stagione, con la lotta Champions e la pianificazione del nuovo ciclo, sarà decisivo. Con una certezza: questa volta, a differenza del 2019, Gasperini non ha chiuso la porta. Anzi, l’ha lasciata socchiusa.
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