Incominciare prima per festeggiare meglio. La Lega calcio ha accettato la richiesta della Roma di anticipare la gara contro il Genoa, domenica prossima, alle 18 anziché alle 20.45. Sarà l’ultima di campionato, ma, soprattutto, l’ultima partita di Francesco Totti con la maglia giallorossa. La richiesta si è basata sulla straordinaria partecipazione di pubblico – lo stadio è esaurito da giorni e sono entrati in azione i bagarini su Internet – che vuole salutare il Capitano dopo 25 stagioni giocate, 618 presenze e 250 gol in serie A tutte vissute con la maglia giallorossa. I festeggiamenti, naturalmente, cominceranno dopo il fischio finale, visto che Roma-Genoa – insieme a Sampdoria-Napoli – deve ancora decidere chi si qualificherà al secondo posto (Champions League diretta) e chi al terzo (preliminari). È previsto un afflusso massiccio anche di famiglie con bambini, per cui l’orario delle 18 è stato identificato come quello ideale per permettere a tutti di godersi, dopo la partita, anche lo spettacolo di fuochi d’artificio e le altre sorprese previste per festeggiare il più grande romanista di tutti i tempi.
La lotta ancora aperta per il secondo posto (la Roma ha un punto di vantaggio e lo scontro diretto favorevole) ha reso indispensabile la contemporaneità di Sampdoria-Napoli. La decisione spettava alla Lega, senza che il Napoli avesse “diritto di veto” sul cambio di orario. I calendari sono di pertinenza della Lega (ed eventualmente dell’ordine pubblico) ma non dei club. Felici anche le pay tv, che avranno due gruppi distinti per gli unici obiettivi ancora in palio: Roma-Genoa e Sampdoria-Napoli domenica alle 18; Palermo-Empoli e Crotone-Lazio alle 20.45. I telespettatori potranno vedere prima la lotta per il secondo posto e poi quella per la salvezza. La società è stata chiara: sarà l’ultima partita di Totti con la maglia della Roma. Così c’è scritto sul contratto, che prevede poi sei anni da dirigente. Se Totti vorrà continuare a giocare dovrà farlo altrove, ma questa ipotesi non sembra percorribile. Francesco non si è ancora espresso – come Spalletti lo farà soltanto a campionato finito – ma Monchi lo ha convinto a lavorare con lui e ad accettare una nuova sfida per fare grande la Roma. Non è detto che Totti faccia poi una partita d’addio, una soluzione che gli mette un po’ di tristezza. Semmai ci sarà un grande evento in cui mescolare calcio e spettacolo, passione e sentimento.
(Corriere della Sera – L. Valdiserri)
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