CALCIOMERCATO AS ROMA GHISOLFI DE ROSSI – Per la Roma la suggestione Chiesa esiste ma si porta dietro inevitabili controindicazioni economiche (sull’ingaggio e sul prezzo del cartellino) e fisiche. Al di là dei due ko ai crociati, limitandoci all’ultima stagione, il numero delle presenze rischia di ingannare. Perché leggendo 33 su 38 ci si fa un’idea. Poi però in questi 33, i minuti giocati sono stati 2208, il 64%. Meglio di Dybala, fermo al 53%, ma incapace comunque di regalarsi continuità, scrive Il Messaggero.
Per questo motivo il nuovo ds Ghisolfi, pur rimanendo vigile sul profilo dell’azzurro, guarda altrove. Il preferito, ad oggi, è Zhegrova (9 reti e 6 assist in stagione, coppe comprese). L’esterno nato in Germania ma di origini kosovare al Lille ha giocato prevalentemente a destra ma è un mancino. Ergo, spostarlo sulla fascia opposta (come faceva, prima di Fonseca, il tecnico Gourvennec) non sarebbe un problema. La concorrenza è forte. Anche italiana: piace alla nuova Juve di Motta. È un’ala che regala gol e creatività ma lavora anche in copertura, proprio quello che chiede DDR.
La Roma, sfruttando la retrocessione del Sassuolo, si è informata anche per Laurienté (e Doig). Non è un goleador ma un calciatore che dà l’idea di aver fatto soltanto intravedere il potenziale. C’è poi Boga, che Ghisolfi conosce bene per aver voluto al Nizza. In Francia ha segnato 5 reti e dispensato 6 assist ma è un esterno con gamba e fiuto del gol. Quello che non manca nemmeno a Nuamah, ala ghanese del 2003 di proprietà del Lione. Dodici reti due anni fa al Nordsjaelland in Danimarca prima del trasferimento in Francia. Nome da tenere in considerazione.
A livello di 9 – ma non solo, perché in difesa piacciono i centrali Hermoso dell’Atletico Madrid e Kelly del Bournemouth che si liberano il 30 giugno – le idee non mancano. Da quelle più onerose (David e Gimenez) a quelle più accessibili (Guirassy si libera con clausola di 17,5 milioni ma servirà accontentare gli agenti…), passando per giovani che nonostante il valore non fanno impazzire la piazza (Kalimuendo) oppure profili low cost ma dal gol facile (Banza).
Tutto o quasi, però, è subordinato ad Abraham. Se resta Tammy, impossibile arrivare a un centravanti di questo tipo. Se l’Aston Villa di turno mettesse sul piatto almeno 25 milioni, i discorsi cambierebbero. Passano gli anni, cambiano i ds e gli allenatori, migliorano come nell’ultima semestrale i conti ma non cambia il modus operandi. Per alcune operazioni, prima si vende e poi si compra. Dura lex sed lex. Firmato Friedkin.
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA