«Maelen». In questo tweet di Ronny c’è tutta la sintesi della partita della Roma contro il Porto: 46’, recupero compreso, nel primo tempo in cui la squadra giallorossa domina in lungo e in largo («i Dragoni stasera siamo noi»), ma poi si complica la vita con l’espulsione del belga e nella ripresa si gioca quasi a una porta sola. La squadra però esce imbattuta e visto come si era messa «va bene così».

MOMENTO DECISIVO – Impossibile, per i romanisti, non cambiare stato d’animo e sentimento quando Vermaelen viene espulso: il difensore out, fuori Perotti, dentro Emerson Palmieri, inizia la sofferenza. Ma la Roma guidata dal ringhio di Strootman («il diavolo di fronte a Espirito Santo») e da un De Rossi «vecchia maniera», dà modo ai tifosi di essere tutti uniti come, almeno sui social, non si vedeva – e leggeva – da un po’. Tutti davanti alla tv (compreso l’infortunato Rüdiger e la famiglia Dzeko, figlia di pochi mesi inclusa), ognuno con il fiato sospeso, ad esultare per il gol annullato al Porto come se fosse un’altra rete giallorossa. «Uniti», scrive Alex, mentre tale Recanati sintetizza così: «Esse romanisti, che infarto ogni partita». Gli fa eco Daniele, su Facebook: «Na volta il 17 agosto portavo le ragazzette al mare, oggi ho detto a mi moje (testuale, ndr ) de andasse a mangia’ la pizza con le amiche». La signora sembra aver accettato l’offerta, il marito impreca, esulta, soffre, smartphone in mano, e come lui molti altri, tanto che durante i 90 minuti #PortoRoma è la tendenza della serata su Twitter.

E L’OLIMPICO? – Il ritorno, la prossima settimana. Ieri, per la Roma si è palpitato anche in Brasile. Rio de Janeiro, fino a domenica città olimpica: Mediaset Premium è arrivata a Casa Italia, e allora gioia e sofferenza davanti alla tv anche per il presidente del Coni Giovanni Malagò e l’eroe del beach Daniele Lupo. Stanotte si giocherà l’oro con il compagno Nicolai, ieri ha seguito la sua Roma alla tv. Sui social, dopo il pareggio del Porto diventa un unico, grande «forza e coraggio», come scrive Pier, «perché adesso è un’altra partita». Sarà per questo che Mel chiede di «chiamare il pullman» da mettere davanti alla porta? E come lei molti altri, Spalletti sembra ascoltarli, visto che toglie Salah e mette il gigante Fazio, poi tocca a Paredes per Florenzi. E la Roma resiste, nonostante sia in debito d’ossigeno visto che è soltanto il primo impegno ufficiale della stagione, e l’applauso a fine partita è unanime. Per le critiche magari ci sarà tempo e modo oggi, ieri sera invece soltanto «cuore e orgoglio». Resta da vedere se questo sentimento si tradurrà, sabato ma soprattutto la prossima settimana al ritorno, in un Olimpico magari meno freddo degli ultimi tempi. È l’auspicio di Simone: «Sarà una guerra, serviremo tutti». Esagerato, ma lo stadio pieno darebbe una mano.

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)



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