L’accusa (della piazza): «La squadra ha una rosa corta, la panchina non è all’altezza di fare risultati e la squadra titolare è stanca». La difesa (di Massara): «Fino a sei giorni fa si celebrava una Roma stellare, non vedo perché oggi dovremmo cambiare opinione». Dopo la sconfitta al derby nella prima semifinale di Coppa Italia, che di fatto esclude (parzialmente) i giallorossi dalla competizione, e il 2 a 1 del Napoli all’Olimpico, i dubbi dei tifosi vengono a galla, su quella che è stata definita in più di un’occasione una rosa da scudetto. A poco sono serviti i risultati positivi inanellati da inizio ottobre in poi, se a questo punto della stagione la squadra non è più in grado di rispondere presente a sfide determinanti come quella di ieri. A pensarla così sono la maggior parte degli utenti social che hanno preso di mira Luciano Spalletti per la formazione messa in campo contro Mertens e compagni, in cui mancava Salah (qualche domanda se l’è fatta anche il presidente Pallotta), dando spazio ad El Shaarawy (22 presenze in campionato, 3 gol).
PANCHINA INEFFICACE «Mi auguro che Spalletti sappia azzeccare una formazione con calciatori in buona forma atletica. E Grenier?», è solo uno delle centinaia di commenti postati su Twitter che solleva il problema della panchina. Sì, perché da una parte c’è la preoccupazione di una squadra stanca (vedi Emerson, Dzeko, Nainggolan) e dall’altra quella di una panchina piena di invisibili (Mario Rui, Gerson e Grenier). L’esterno ex Empoli ha collezionato una presenza in campionato contro il Crotone (complice l’infortunio), il club di Trigoria lo ha prelevato in prestito dai toscani pagandolo 3 milioni di euro più eventuali bonus, mentre ancora non è scattato l’obbligo di riscatto a 6 milioni legato al raggiungimento di determinate situazioni sportive (presenze?). Massara ha provato a cedere Gerson a Lille, il brasiliano si è opposto e Spalletti lo sbattuto in Primavera per dargli quella che a tutti gli effetti potrebbe sembrare una punizione; dalla gara con la Juventus Gerson è sparito dai radar saltando anche le partite più semplici (Crotone e ritorno con il Villarreal). Infine Grenier: il francese del Lione prima di approdare a Trigoria ha giocato al massimo 13 minuti in Ligue 1, ennesimo segnale che dalle parti del Bernardini si era convinti che non servissero rinforzi nel mercato di gennaio.
«LA JUVE? MAGARI» Ma torniamo a Spalletti e alla sua resa: «Il nostro scudetto è il secondo posto», ha detto ieri l’allenatore. Una doccia ghiacciata per i tifosi romanisti che fino a una settimana fa volavano sulle ali dell’entusiasmo: «A gennaio l’allenatore ha chiesto rinforzi, poi si è fatto convincere dalla società che non ce n’era bisogno. Così non si aiuta la Roma», un commento che mette in stato d’accusa il tecnico colpevole di non aver insistito per avere giocatori subito pronti. C’è anche chi fa ironia su un trasferimento alla Juventus: «Magari. Forse interrompe le loro vittorie, potrebbe essere l’unico modo», oppure sui momenti determinanti falliti «Sbagli formazione col Porto e buttiamo la Champions. Metti Vermaelen con la Samp e perdiamo, metti Gerson con la Juve e perdiamo, sbagli formazione con la Lazio e perdiamo, sbagli formazione con il Napoli e perdiamo. Poi dici che hai l’ossessione della vittoria. Mister stavolta la stai buttando via tu…». Le critiche non sono state risparmiate nemmeno ai calciatori: «In tre giorni: campionato definitivamente sfumato e Coppa Italia quasi. Questa squadra quando arriva il vero momento di spingere risponde così». Oggi a Trigoria si osserverà una giornata di riposo prima di tornare a correre in vista del Lione (ripresa domani alle 16). Domani Lucio chiederà ai suoi di ripartire dagli ultimi 10 minuti contro il Napoli, sempre se la benzina nelle gambe sarà sufficiente.
(Il Messaggero – G. Lengua)
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