1 – INFORTUNI. Da Perotti, a Pastore sono troppi gli stop che sembrano infiniti. «È tempo di capire la natura di certi infortuni». Se lo domanda pure Di Francesco che domenica dovrà fare a meno di 5-6 calciatori. Alcuni stop sono inquietanti. Perotti ha giocato solo 90’, Pastore si è fermato già tre volte e Karsdorp si è rivisto ieri in campo dopo due mesi e mezzo.

2 – PALLOTTA. Il presidente manca dallo scorso giugno e non si sa quando tornerà L’ultima volta che il presidente è sceso a Roma era a metà giugno, nei giorni dell’arresto di Parnasi. Ieri ha disertato l’Olimpico e recentemente è intervenuto con dichiarazioni ufficiali solo per rispondere a Nainggolan che lo criticava (appunto) per il suo eccessivo assenteismo.

3 – RIMONTE. Se la squadra passa in svantaggio non riesce mai a rimontare. La fragilità emotiva è il peggior difetto della Roma di Di Francesco. Basta un episodio negativo per far crollare gambe e cervello dei giocatori. A dimostrarlo il dato sulle rimonte: zero in questa stagione. Mancanza di carattere e personalità che Eusebio non riesce a curare.

4 – TROPPI GIOVANI. Monchi ha acquistato tanti under 21 ma mancano i leader. I giovani sono il futuro, ma nel presente servirebbe anche altro. La campagna acquisti di Monchi è stata mal calibrata e ha riempito di baby una rosa che ha perso tre leader. Contro il Real gli 81 anni in 4 tra Schick, Under, Kluivert e Zaniolo rappresenta un record nella Champions.

5 – PASTORE. E’ l’emblema del mercato deludente: non si è praticamente mai visto. Anche il mercato dei meno giovani si sta rivelando fallimentare. L’emblema è Pastore – pagato 25 milioni e stipendiato con 4,5 a stagione – che ha accusato tre fastidi al solito polpaccio e accumulato fin qui solo 4 partite da titolare. Sotto le aspettative pure Nzonzi e Cristante.

6 – DI FRANCESCO. Domenica contro l’Inter l’ennesima ultima spiaggia per il tecnico. L’ultima spiaggia sembra essere davvero arrivata. Domenica con l’Inter Eusebio si gioca panchina e futuro, e non potrebbe essere altrimenti. Nonostante i tanti alibi il tecnico non è riuscito a dare gioco e identità alla Roma e nelle ultime uscite mediatiche sembra aver perso la sua tradizionale umiltà. Di Francesco sembra solo così come accade a Garcia, e le buone intenzioni di Monchi potrebbero non bastare più. Pallotta e Baldini tengono in caldo Paulo Sousa, si tratterebbe del 7° allenatore in 9 anni.

7 – TIFOSI. Tifoseria stanca tanto da fischiare l’approdo agli ottavi di Champions Settore pieno a Udine e Olimpico sold out col Real Madrid. I tifosi non tradiscono mai. I fischi paradossali per il passaggio agli ottavi, con tanto di cori contro società e squadra, evidenziano lo scollamento tra club e tifoseria. Anche sui social e sulle radio l’esasperazione è tangibile.

(Leggo – F. Balzani)



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