La Roma di Totti e la Roma di Spalletti, due squadre diverse: è suggestivo per i giornalisti e i tifosi, ma non è vero. Sia il Capitano che l’allenatore devono risolvere problemi creati da altri. Per esempio, da Sabatini, con una serie di operazioni di mercato sballate. Juan Jesus (10), Gerson (17) e Iturbe (24) sono 50 milioni circa inadatti alla rosa della Roma. Il Capitano può fare miracoli per recuperare, ma Spalletti non può neppure lamentarsi, per non sembrare critico verso la società. Eppure, anche stasera a Firenze la Roma va con una difesa in emergenza, perché anche due altri acquisti (Vermaelen e Mario Rui) sono inutilizzabili. Sfortuna? Neppure per sogno, perché il Sassuolo vola con cinque giovani “scartati” da Trigoria e Politano e Antei sarebbero utili in maglia giallorossa. Delle cessioni minori si parla poco, i “successi” di Sabatini sono i soldi incassati per Marquinhos, Benatia, Romagnoli, ma Verre e Caprari impreziosiscono il Pescara e non è detto che faranno peggio di Iturbe. La Roma compra e vende freneticamente e cambia allenatori permettere assieme il gruppo. Il Capitano e un gruppo di giocatori eccellenti restano punti fermi, ma Spalletti dice che ancora non c’è abbastanza personalità. A chi manca, alla squadra, o alla società? Qui dovrebbero rispondere Garcia e Luis Enrique, ma anche Ranieri e Zeman e Montella. Uno squadrone di tecnici straordinari naufragati in giallorosso.
(Il Messaggero – P. Liguori)
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