Rassegna stampa
Roma, i misteri Le Fée e Hummels sono pronti?
AS ROMA NEWS LE FEE HUMMELS – Il mercato di gennaio è ancora lontano 17 partite, compresa la coppa Italia contro la Sampdoria (18 dicembre, staio Olimpico, alle 21) – e per questo Ivan Juric dopo la sosta del campionato dovrà dare seguito alle sue parole e utilizzare tutta la rosa a disposizione, scrive il Corriere della Sera.
In particolare ci sono due calciatori, arrivati con molte aspettative, che finora non hanno potuto dimostrare il proprio valore: Enzo Le Fée e Mats Hummels. Il centrocampista francese, primo acquisto del d.s. Ghisolfi, che lo ha voluto a tal punto da pagarlo 23 milioni di euro dal Rennes rinunciando all’opportunità di prendere un terzino destro titolare o un vice Dovbyk, non si vede in campo dal 25 agosto.
Era la seconda giornata di campionato e in panchina c’era ancora De Rossi, poi un problema al ginocchio lo ha tenuto fermo. È tornato in gruppo da pochi giorni, con un vistoso tutore alla gamba, è stato convocato per la trasferta di Monza (ma senza giocare) e dopo la sosta proverà a giustificare l’investimento fatto dalla società.
De Rossi prima e Juric poi ne hanno parlato come un giocatore adatto al tipo di gioco che vuole fare la Roma. Il suo prezzo farebbe pensare a lui come titolare inamovibile o, come minimo, valida alternativa a Cristante.
L’altro oggetto misterioso è Mats Hummels. Per lui parla la sua carriera. Pochi mesi fa ha giocato da titolare la finale di Champions League con il Borussia Dortmund contro il Real Madrid, ma a Roma non trova spazio. Un paio di giorni fa ha scritto sui suoi social: «Roma fino ad ora. Le foto in partita arriveranno presto, credo».
È vero che è arrivato a mercato chiuso e in ritardo di condizione, ma finora non ha giocato nemmeno un minuto. A Monza sembrava arrivato il momento, ma la febbre lo ha messo fuori gioco. Cercherà di sfruttare la pausa per convincere Juric – che contro il Venezia gli ha preferito addirittura Celik – a farlo giocare al centro della difesa a tre o come braccetto di destra, magari insieme a Mario Hermoso, che ha giocato più di lui ma senza convincere.
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