Roger Ibanez (Credit by Depositphotos.com)

AS ROMA NEWS BETIS IBANEZ EUROPA LEAGUE – È uno dei sei giocatori che finora ha giocato tutte e 12 le partite di questo inizio di stagione. Rispetto agli altri cinque (Matic, Smalling, Cristante, Spinazzola e Mancini) Roger Ibanez ha qualcosa in più, è quello che ha giocato più minuti di tutti (1.035). E forse basterebbe questo dato per testimoniare la maturazione raggiunta dal brasiliano con Mourinho, che gli ha insegnato a limare i difetti (concentrazione e attenzione) ed esaltare le qualità (anticipo, marcatura ed esplosività fisica). E non è certo un caso che il brasiliano si stia giocando un posto al Mondiale, scrive La Gazzetta dello Sport.

Proprio adesso, proprio con queste nove gare da qui al Qatar che gli potrebbero anche cambiare la vita. “Ma io so bene che per poter andare al Mondiale devo continuare a lavorare bene con la Roma – dice Roger – devo dare sempre il mio meglio, restare focalizzato sulla Roma. Il resto si vedrà eventualmente dopo. Ed, in caso, sarà un premio per quello che avrò fatto qui, in giallorosso”.

Ed allora bisognerà far bene già oggi pomeriggio, quando la Roma al Benito Villamarin dovrà vendicare la sconfitta di una settimana fa e tenere aperte le porte alla qualificazione alla seconda fase di questa Europa League. “Stiamo lavorando al massimo per poter andare sempre più in alto – continua il brasiliano – in questo momento ci mancano alcuni giocatori, ma chi entra al loro posto è pronto a dare il massimo. Stiamo bene, siamo pronti per qualsiasi evenienza”.

Già, ma intanto Mou poco prima è stato chiaro: “La squadra deve essere disciplinata nel rispettare il piano di gioco, basta che uno o due giocatori ne escano fuori che poi la cosa influenza tutto il gruppo”. E Ibanez gli dà ragione: “Per vincere contro il Betis dobbiamo essere disciplinati e seguire le sue indicazioni. Se lavoriamo come ci chiede di fare, faremo la partita giusta. E con la partita giusta possiamo anche uscire vittoriosi da questa sfida”.

Il che vorrebbe dire mettere una seria ipoteca sul secondo posto e, quindi, anche sulla qualificazione alla seconda fase, considerando che poi la Roma dovrà andare a far visita all’Helsinki e ospitare all’ultima gara il Ludogorets. Insomma, non proprio due ostacoli insormontabili. E Ibanez sarà ancora lì, a giocarsela. Più di chiunque altro.



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