Una pioggia di critiche, destinatari Monchi e James Pallotta, non necessariamente in quest’ordine. La (quasi certa) cessione di Rudiger al Chelsea ha lasciato segni profondi nell’umore della tifoseria romanista, che si è sfogata nelle radio e (soprattutto) sui social network. La perdita di un calciatore dichiarato incedibile dallo stesso d.s. («Ci sono zero possibilità che vada via», aveva detto il giorno della presentazione del tecnico Di Francesco), ma soprattutto la tempistica della cessione, appena 24 ore dopo il rifiuto di Manolas ai russi dello Zenit, hanno seminato il panico tra i tifosi che temono un ridimensionamento della squadra, coniprezzi pregiati sacrificati sull’altare del bilancio. Le partenze di Salah, Paredes (ieri l’annuncio della cessione allo Zenit per 23 milioni di euro più 4 di bonus) e Rudiger (oltre all’addio di Totti e al ritorno a Londra di Szczesny) sono l’esatto contrario di quanto dichiarato a più riprese dal presidente Pallotta, bersaglio principale delle critiche dei tifosi: «Abbiamo sbagliato a cambiare ogni anno troppi calciatori». Non è stato risparmiato nemmeno Monchi, che ieri si è concesso un giorno di relax facendo il turista insieme alla figlia nel centro di Roma, al quale è stata rinfacciata, con fotomontaggi e giochi di parole, la frase «la Roma non è un supermercato».
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA