Roma, il casting continua: dopo il closing possibili novità

NOTIZIE AS ROMA DIRETTORE SPORTIVO – Puntare tutto su un nome nuovo, che non abbia legami con l’ambiente. Viceversa, scegliere una persona che, invece, conosca perfettamente la piazza. O prendere tempo e affidare tutto ancora un po’ a Franco Baldini (fuori dal nuovo progetto) e ai procuratori, con la supervisione del Ceo Guido Fienga.

La Roma che verrà, dal punto di vista strettamente legato al calcio, deve scegliere il nuovo direttore sportivo, ma vuole farlo senza sbagliare ancora. L’unica certezza è che con Friedkin il d.s. sarà davvero un d.s. e non una sorta di presidente in pectore o di direttore generale. Sceglierà i giocatori, lavorerà con allenatore e squadra, ma non passeranno da lui tutte le scelte come in passato.

Anche per questo il nome di Walter Sabatini ha perso forza nelle ultime ore e ieri ci ha pensato lui stesso a tirarsi fuori: «Amo ancora la piazza, ma resto al Bologna». La piazza la ama anche Daniele Pradè, che tornerebbe volentieri a Roma e lo ha fatto sapere, ma il suo nome non viene preso in considerazione. Salvo sorprese, non ci saranno cavalli di ritorno.

C’è poi Nicolas Burdisso, un altro che lavorerebbe subito a Trigoria, ma la pista non è più calda come nei giorni scorsi. Nella lista ci sono poi i nomi di Berta, dell’Atletico Madrid, e di Orta, attuale manager del Leeds fresco di promozione in Premier. Come figura piace, ma sembra difficile che la Roma affidi la direzione sportiva ad un ex collaboratore di Monchi che ha pochissima conoscenza della Serie A.

Il nome preferito di Fienga era e resta Fabio Paratici, che però al momento è blindato dalla Juventus. Ecco perché la Roma sta ancora valutando il successore di Petrachi: dopo il suo licenziamento e le difficoltà di Monchi, a Trigoria non vogliono sbagliare ancora.

(Gazzetta dello Sport)

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