Da Trigoria arriva un segnale al campionato e lo lancia Luciano Spalletti: «La Roma fa sul serio». Il ruolo dei giallorossi in questa stagione è stato chiaro fin dall’inizio. Sono loro i rivali più quotati dei campioni d’Italia. E oggi la distanza è ridottissima tra le 2 migliori squadre della serie A: appena 1 punto (il vantaggio della capolista, però, può diventare più ampio, dovendo ancora recuperare la gara di Crotone).
È stata la partenza della Roma nel 2017 ad aver riaperto il campionato: pesantissime le 2 vittorie esterne di fila, a Marassi contro il Genoa e alla Dacia Arena contro l’Udinese. Il 2° successo, tra l’altro, ha coinciso con il 4° ko della Juve in questo torneo. Il gruppo di Spalletti è riuscito a ritrovare la continuità anche in trasferta. Prima del recente bis, solo 3 successi fuori casa, contando pure quello nel derby. Adesso sono 5, gli stessi dei bianconeri, e in classifica hanno fatto subito la differenza.
All’Olimpico la Roma viaggia alla stessa velocità dei bianconeri a Torino: en plein nelle gare di campionato (9 su 9, 10 se si conta anche la partita vinta contro la Lazio). È nel suo stadio che ha raccolto i punti per lanciarsi all’inseguimento dei campioni d’Italia che oggi sono più vicini. Se stasera battesse anche il Cagliari di Rastelli, eguaglierebbe il record di 87 anni fa: 13 successi interni di fila, proprio come a Testaccio (stagioni 1929-30 e 1930-31), contando anche i 3 nel finale dello scorso torneo.
Spalletti ha solo voluto ricordare ai più distratti quale sia la fame di gloria della sua squadra. E, adesso che la Juve è così vicina, il tecnico sorride anche per la rosa ritrovata (e quasi al completo): solo Juan Jesus (squalificato), Florenzi (convalescente) e Salah (Coppa d’Africa) non fanno parte della lista dei 22 convocati per la gara contro il Cagliari (dentro pure i primavera Pellegrini e Tumminello).
(Il Messaggero)
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