NOTIZIE AS ROMA CALCIOMERCATO – Il futuro, a Trigoria, passa inevitabilmente da una rivoluzione. A fine stagione cambierà l’allenatore e arriverà presumibilmente un nuovo ds che dovrà metter mano alla squadra. Champions o meno, uno dei reparti che verrà maggiormente intaccato è l’attacco. Dzeko, El Shaarawy, Perotti, Kluivert, Under e Schick: per cause diverse sono tutti in discussione. Dzeko ha 33 anni, gode del contratto più oneroso del club (ingaggio lordo 8,3 milioni, 4,5 netti) che scade nel 2020 e in questa stagione è apparso in calo. Da tempo è consapevole che la Roma non gli rinnoverà il contratto. Se questo influisce con il suo nervosismo in campo, non è dato sapere.
Di certo c’è che a giugno l’attaccante dovrà prendere una decisione: proseguire un’altra stagione e liberarsi a parametro zero a 34 anni oppure anticipare l’addio e strappare, anche contrattualmente, un ingaggio più lungo al nuovo club. Lo scenario che si va profilando è il secondo. Oltre alle sirene della Premier (West Ham), l’Inter è alla finestra. Poi c’è Perotti (classe 88) che 15 mesi fa ha rinnovato sino al 2022. Il papà del calciatore nei giorni scorsi ha lasciato intendere come l’ipotesi di un ritorno al Boca Juniors non sia così peregrina: “Se Diego sta bene potrebbe tornare”. Il problema, non secondario, rimane l’ingaggio: Perotti guadagna 5,2 milioni lordi (2,7 netti), somma che in Argentina si sogna. In Italia c’è il Torino che lo corteggia da tempo ma l’ipotesi non è mai decollata.
Passiamo al duo El Shaarawy e Under. I due vanno accomunati perché entrambi sono in attesa del rinnovo. Il Faraone – top scorer in campionato con 9 reti – percepisce 3,7 milioni lordi (2 netti) e ha l’accordo in scadenza nel 2020. Il turco (out dal 19 gennaio), invece, è uno degli elementi della rosa che guadagna meno: appena un milione netto (1,9 lordo) sino al 2022.
Ci sono poi Schick (3 gol in 19 partite) e Kluivert (1 rete in 21 gare). I due continuano a deludere. L’ultima prova di Ferrara, è la fotografia della loro stagione. Se il giudizio fosse semplicemente tecnico, anche loro rischierebbero la permanenza nella capitale. Se la volontà del club è abbassare il monte-ingaggi (ora a quota 92,7 milioni) avere a bilancio due attaccanti che guadagnano 2,5 e 1,8 milioni netti, sarebbe una buona ripartenza. A giugno, poi, si aggiungerà il rientro di Defrel che difficilmente la Sampdoria riscatterà. Sette gol in campionato, il francese ha mercato sia in Italia che in Inghilterra e Spagna: trovargli (eventualmente) una sistemazione non sarà un problema.
(Il Messaggero – S. Carina)
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