AS ROMA NEWS SMALLING RINNOVO – Nelle ultime sette giornate la Roma ha incassato soltanto un gol su azione, da Molina dell’Udinese, e tre in totale. Non può essere merito di un solo difensore, evidentemente, scrive il Corriere dello Sport.
Ma c’è molto di Chris Smalling nella nuova solidità della squadra. Superati i problemi fisici, recuperata una condizione atletica corretta, Smalling è tornato il giocatore dominante che a Trigoria avevano ammirato nella prima stagione italiana. Non sorprende perciò che Tiago Pinto abbia ricevuto nelle scorse settimane il procuratore per parlare del futuro: il contratto scade nel 2023 e non è stato ancora rinnovato.
Una delle ipotesi sul tavolo è il prolungamento di due anni con stipendio ridotto: non più i 3 milioni più bonus di adesso ma una cifra fissa inferiore però garantita fino al 2025. Smalling, che a novembre compirà 33 anni, è tentato di continuare la carriera alla Roma, dove si è ambientato benissimo. E la presenza di Mourinho è per lui una garanzia di crescita: entrambi hanno vinto il loro ultimo trofeo nel 2017, con il Manchester United, e sperano di ripetersi a Roma.
L’allenatore lo aspettava con ansia, dopo averlo perso nelle prime settimane della stagione. «E’ un top player – diceva con amarezza – purtroppo sta più fuori che dentro al campo». Grazie a un adeguato percorso di recupero e di prevenzione però Smalling ha giocato dall’inizio alla fine le ultime 11 partite di campionato. E in generale, a parte il noto problemino di salute che lo ha escluso da Roma-Cagliari a gennaio, non si ferma per problemi fisici dal 28 novembre, quando gli venne restituito il posto da titolare contro il Torino.
Impossibile pensare a una coincidenza se la Roma del 2022, imbattuta da oltre tre mesi in campionato, ha scoperto di essere migliore. Anche a Napoli, dopo l’errore di allineamento che ha tenuto in gioco Lozano sul rigore, Smalling è stato praticamente perfetto, cancellando dal campo il temutissimo Osimhen. E’ il difensore di Serie A che ha la più alta percentuale dei duelli vinti: 77%. Confermando peraltro una dote rara nel ruolo: la pulizia degli interventi. In tutta la stagione non è stato mai ammonito e ha commesso pochissimi falli. Con lui a proteggere Rui Patricio, inglese contro gli inglesi, sarà più sicura la spedizione a Leicester, nella semifinale di Conference in programma giovedì 28.
In questa Roma, Smalling crede fermamente: «La squadra è unita e lotta in tutte le partite fino alla fine» ha spiegato subito dopo il pareggio allo stadio Maradona. «Dobbiamo andare avanti con questa mentalità fino alla fine della stagione. E magari nella prossima possiamo puntare ad avere la continuità di quest’ultimo periodo. La cosa buona è che abbiamo ancora molte cose per cui lottare: la semifinale in Conference e anche un buon piazzamento in campionato, pur sapendo che sarà difficile andare in Champions. Ci giochiamo molto nelle prossime partite». Lo sguardo al futuro sa di ambizione e di rassicurazione: la Roma non si vede senza Smalling ma Smalling non vuole altro che la Roma. Finalmente.
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