Roma, il nuovo stadio per la svolta: c’è Friedkin alla finestra

NOTIZIE CESSIONE AS ROMA FRIEDKIN – Raro assistere ad uno slittamento di un vertice accolto con più soddisfazione. Segno che davvero, stavolta, il nuovo stadio della Roma può arrivare ad essere una realtà. Anche se ieri la riunione della maggioranza in Comune del Movimento 5 Stelle è stata rinviata a lunedì per un problemi di comunicazione fra consiglieri, l’aria che si respira è positiva.

D’altronde, anche sul fronte dei terreni di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere l’impianto, c’è ottimismo che Radovan Vitek possa acquisire le tre società in capo a Luca Parnasi (fra cui Eurnova, che detiene l’area) entro fine mese. Non solo. Il magnate ceco sembrerebbe interessato anche alla costruzione in prima persona del cosiddetto «business park», adiacente all’impianto, segno che la ventata di ottimismo è arrivata anche in Svizzera, dove risiede da diverso tempo.

Inutile dire che, se entro settembre arrivasse il via libera allo stadio, tutta la società acquisterebbe di valore e James Pallotta potrebbe cederla con maggiori soddisfazioni, oppure, addirittura, tenersi una quota della società che deterrà il nuovo impianto.

Intanto ha al vaglio diverse proposte per il club, tra cui quella del consorzio sudamericano, con base in Uruguay, teoricamente pronta a portare in giallorosso lo svincolato Cavani. Ma a tenere le fila con Vitek – che si interfaccia anche coi proponenti, guidati dal vice presidente Baldissoni – è sempre Dan Friedkin l’unico che ha completato tutta la «due diligence» per la Roma e il cui nome è stato segnalato alla Borsa.

La svolta è attesa da lui, anche se certezze ancora non ve ne sono, perché Pallotta chiede circa 600 milioni per sé e i soci. Intanto, per la nuova stagione, la dirigenza è al lavoro per riportare allo stadio i tifosi. Se si allenteranno le norme anti-Covid, l’Olimpico potrebbe avere una capienza di circa 30.000 spettatori. Non una cifra enorme, ma sempre incassi utili per le casse della società.

(Gazzetta dello Sport)

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